mercoledì 31 ottobre 2007

Restiamo in attesa da quest'angolo di ripresa.

Che drappeggio sul lato nord del ponteggio, Christo!

martedì 30 ottobre 2007

Ci vediamo a Pasqua 2008.


giovedì 25 ottobre 2007

"A geriatric assault on Italy's bloggers"


October 24, 2007

Italy's leaders barely understand word processors, let alone the web. Now they've turned against the country's bloggers

Click here to read Bernhard Warner's follow up blog posting: A glimmer of hope for Italian bloggers

By G8 standards, Italy is a strange country. Put simply, it is a nation of octogenarian lawmakers elected by 70-year-old pensioners. Everyone else is inconsequential.

Romano Prodi, the Prime Minister, is a spry 68, knocking off 71-year-old Silvio Berlusconi in last year’s election. President Giorgio Napolitano, 82, has six more years left on his term; his predecessor was 86 when he called it quits. In the unlikely event that Italy declares war, the decision will come from a head of state who was a month shy of 20 when the Germans surrendered at the end of the Second World War.

This creaky perspective is a necessary introduction to any discussion about Italian politics with outsiders, I find. If the Italian Government seems unable to adapt to the modern world, the explanation is quite simple. Your country would operate like this too if your grandparents were in charge.

Outside Italy, the legislation has generated sniggers from hardly sympathetic industry observers. Boingboing cleverly reports Italy is proposing a “Ministry of Blogging.” Out-law.com plays it straighter, calling the measure an “anti-blogger” law.

I understand the lack of alarm in their tone. We’ve been down this road countless times. Panicky government officials, whether they are in Harare, Beijing or Rome (yes, this is the second time it’s been proposed here), pronounce a brand new muzzle for the internet, and clever netizens simply find a way around it. Even that agitated teen probably has a foolproof way of masking his IP address. And besides, it could easily be argued that a Blogger or Typepad blog is hosted on a server well outside the bel paese, making a stupid law virtually unenforceable. And finally this is Italy, a place where plumbers and captains of industry alike are serial tax evaders. Don’t sweat it, amico. Enjoy the sunshine, vino rosso and tagliatelle.

Maybe it is because of all these obvious points that the draft law is already going through some revisions. If it is ratified – and at the moment it looks frighteningly likely – the Ministry of Communications would decide who must register with the state.

This is hardly comforting. The intent of this draft law, as it was written when it breezed through the Council of Ministers, would be to gag bloggers who, for those in power, have become a particularly problematic force of late. They are lead by the crusading (some say “populist”) Beppe Grillo, a comedian-turned-activist-turned-blogger. Grillo is one of the best-read commentators on Italian life, both in and, thanks to his English-language blog, outside the country. He agitates on behalf of the disenfranchised (code for: Italian youth), campaigning for more transparent government and business.

Grillo believes the law is directed at him. Whether it is or not doesn’t really matter. The law’s impact would turn all bloggers in Italy into potential outlaws. This could be great for their traffic, I realise, but hell on the business aspirations of an Italian web start-up, not to mention any tech company that wants to sell its blog-publishing software in Italy, or open a social network here. In addition to driving out potential tech jobs, the stifling of free speech also can have a dramatic chilling effect on all forms of free expression, the arts and scholarship.

I am thinking specifically here of my students. I teach an introductory journalism course at John Cabot University in Rome. My students cover the city and university affairs in an online blog-style newspaper called The Matthew Online. If this law is to pass, we could not simply move the blog to an offshore server. We’d be one of the few who would be forced to abide by this crazy law.

Each semester, I’d have to get 20 or so students registered with the Ministry of Communications, a bureaucratic nightmare that would no doubt take more than a semester to complete, and would turn a generation of idealistic journalists away from the field forever, perhaps into something more rewarding like the assault rifle lobby. So, instead of teaching aspiring journalists about news reporting by having them do some actual news reporting, we could spend three months doing intro-writing exercises from a textbook.

And so I appeal to Italy’s Communications Minister, Paolo Gentiloni, a former journalist himself, and Ricardo Franco Levi, the lawmaker who conceived of this wrong-headed bill. Is silencing the youth of this country really the best solution to dealing with a few squeaky wheels?


Bernhard Warner, formerly Reuters' internet correspondent in Europe and senior editor for The Industry Standard Europe, writes about technology, the internet and media industries. He can be reached at techscribe@gmail.com


Parole forti ed anche inopportune, laddove viene fatta facile ironia sui nostri costumi alimentari ma, ahinoi, come non condividere tutto il resto?


Co(n)gestioni sull'arenile.

I giochi non sono pochi sull'arenile, ma quelli a pagamento arrivano a sfiorare il cemento.

mercoledì 24 ottobre 2007

Barile scarico o scarica barile?

A quanto pare il tentativo di "scaricare il barile" non è riuscito al Sindaco di Fano, a proposito dell'inquinamento "massivo" della Sassonia che ha interessato questa spiaggia libera a partire dal 29 di luglio e fino al 16 di agosto di quest'anno. L'immagine della città ne ha certamente sofferto come hanno sofferto le centinaia di persone che si trovavano a fare un po' di meritate vacanze proprio all'apice del periodo estivo. Ma il bagno non si poteva ufficialmente fare perché c'era l'ordinanza di divieto di balneazione e questa c'era NON perché i tecnici dell'ARPAM fossero troppo zelanti: loro applicavano la legge di fronte ad un episodio di inquinamento massivo, come hanno ampiamente scritto, in un periodo anche molto particolare, in piena estate e con la massima presenza di bagnanti e quindi in una situazione di rischio per la salute dei cittadini. Il perché l'ordinanza si sia protratta fino a ferragosto è stato spiegato con grande chiarezza dall'Arpam, ma ancora non si è posto davvero l'accento sul problema vero che NON è il divieto di balneazione. L'unico problema è la presenza degli sfioratori (ce ne sono due in Via Ruggeri) che in momenti di forte pioggia scaricano in mare il prodotto delle fognature miste della città, sfioratori pensati forse per un altro tipo di sviluppo urbano e che ora portano liquami inquinanti al mare. Il problema degli sfioratori difficilmente sarà risolto dal nuovo collettore in progetto, visto che questo porterà forse ad una minore portata dei due sfioratori attuali ma comporterà la costruzione di un terzo sfioratore proprio nella martoriata spiaggia libera di Via Ruggeri, convogliando tutte le acque dei tombini e quindi delle strade della città (compresi gli scarichi dei camperisti maleducati e tutte le sostanze chimiche che chiunque può gettare nei tombini pubblici), e questo proprio nella spiaggia che forse potrebbe beneficiare della costruzione del pennello all'altezza del Bersaglio! Ricordo che oltre 500 persone hanno firmato la petizione per la spiaggia libera di Sassonia e hanno chiesto la risoluzione del problema degli sfioratori.

Monia Andreani

Magazzino da teatrino.


Meraviglie del progresso: prima c'era una latrina, adesso c'è un cesso.

Closed.

lunedì 22 ottobre 2007

Le macerie sul molo non ci sono più ed il mare diventa più blù.

Dopo anni di abbandono, sul molo s'è fatto largo. Speriamo sia stato per far posto allo sguardo e che la nuova costruzione non diventi un'ostruzione. Dello sguardo, appunto.

sabato 20 ottobre 2007

L'ultima Prodezza d'un Governo de Monnezza.

Rabbia, sdegno ed inquietudine sono i sentimenti più moderati che esprime il popolo dei Blog dopo che, a seguito dell'approvazione del DDL del 3 Agosto 2007 (Nuova disciplina dell'editoria e delega al Governo per l'emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale) da parte del Consiglio dei Ministri, "chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste." (*) Col pretesto di riformare un settore tradizionalmente assistito dal danaro pubblico, secondo le logiche spartitorie altrove ancora efficaci, si intendono sopprimere le migliaia di voci libere che circolano e comunicano tra loro in Rete. In altre parole, si vuole introdurre una forma, neppure troppo velata, di CENSURA. Allora: oggi, in piazza per il Lavoro, si rivendichi con forza anche il diritto alla libertà di parola.



(*)http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html

giovedì 18 ottobre 2007

Twin Towers Celebration.

18 Ottobre 2007, ore 16,30

TWIN TOWERS
Prima Campagna: 1960
Ultima campagna: 1998
Appuntamento Annuale dei Lavoratori Pensionati dello Zuccherificio di Fano, demolito tra il 1999 e il 2001.
Allo stato attuale, l'area liberata dalla produzione saccarifera è urbanisticamente mortificata da perenni controversie sulla destinazione d'uso, che si protraggono ormai da quasi 10 anni. Gli interessi in gioco, mentre confliggono, disattendono le aspettative di sviluppo della città.



Coordinamento dei comitati.

In relazione al comunicato dell'associazione Bartolagi da Fano, sulla riunione tenutasi il 15.10.2007 per discutere le iniziative sulla questione parco dell’aeroporto, precisiamo quanto segue. Su invito, hanno partecipato a tale riunione due nostri delegati, Cristina Cesaretti e Adriano Mei. Il Coordinamento da sempre si relaziona, scambia informazioni, partecipa alle iniziative di altri comitati e associazioni. Basti pensare che alla manifestazione dei mille a Pesaro del 10.2.2007, da noi promossa, hanno aderito oltre trenta associazioni e vari enti locali. Rispettando i contenuti del comunicato, riteniamo importante quanto già espresso nella riunione:
1. Sulla presenza del Consigliere Regionale Altomeni al tavolo della Presidenza:
Tutti i politici sono controparti oggettive e necessarie dei comitati, nel senso che a tutti i politici va chiesto di prendere posizione sui problemi del territorio, senza apriorismi. Altomeni si è in passato dichiarato favorevole all'inceneritore di biomasse di Schieppe, seppur ridimensionato, spesso denigrando l'attività del Coordinamento dei comitati. Benché invitato, non ha mai partecipato alle iniziative organizzate, mostrando di non volersi - con coraggio civile e morale - confrontare coi cittadini, e di non avere intenzione di scusarsi per alcune sue affermazioni con gli esponenti del centro-sinistra dei nostri Comuni. Altomeni era presente alla riunione per un suo tornaconto politico, egli stesso lo ha dichiarato.
Noi non facciamo da spalla a nessuno, pertanto, pur rispettando le altrui convinzioni, abbiamo chiesto di non essere più invitati a riunioni analoghe.
2. I comitati nascono dai cittadini per rispondere a precisi obiettivi. Per mantenere coesione e forza in vista di tali obiettivi, i comitati devono rimanere nelle mani dei cittadini, ovvero persone con idee politiche diverse. Nel Coordinamento dei comitati operano esponenti di destra e di sinistra, ma i più non si riconoscono in alcun partito. Quando si ritiene che la lotta per il parco dell’aeroporto possa costituire la “riscossa” della sinistra, si rischia di condannare questa giusta lotta all'emarginazione e alla sconfitta.
3. A nostro avviso, in questa legislatura fanese non ci sarà né il parco, né il potenziamento del campo di aviazione. Non c'è né tempo, né denaro. Il futuro si prospetta incerto, l'area è molto appetibile e le tensioni speculative non risparmiano nessun partito. Solo unendo i cittadini attorno ad una proposta comune, i comitati riusciranno nell'intento.
4. Relativamente agli ultimi sviluppi della questione aeroporto dibattuti nell’assemblea e oggetto del comunicato di Bartolagi, al Sindaco di Fano va dato atto di aver reagito con concretezza: alle pressioni del comitato pro-ampliamento, presieduto da un pesarese, ha replicato chiedendo loro di “mostrare le carte”, di dichiararsi cioè disponibili a spendere 3.700.000 € per la nuova pista in cemento. Siamo curiosi di vedere se i pesaresi investiranno una simile somma per Fano!
5. Permane uno strano silenzio su alcune gravi vicende fanesi, come lo scandalo rifiuti e Carrara, anche da parte di associazioni ambientaliste tanto attive su altri fronti. Non una parola neanche su Agroter e le altre emergenze ambientali dell'interno (Acqualagna, Fermignano, No Tubo, Montecalvo). Perché il Coordinamento è lasciato solo ad occuparsi di questi problemi? Possibile che le associazioni ambientaliste storiche abbiano alzato bandiera bianca? Non possiamo né vogliamo crederci.
18 ottobre 2007
Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

Ciquita, senza lode.


Un cassonetto imperfetto.

Sia pure a fine stagione, il cassonetto reclama un'erezione. Una zeppa sul fondello ce lo restituirebbe bello bello.

mercoledì 17 ottobre 2007

L'informazione senza bavaglio secondo Travaglio.

Ore 21, 30. Contro la Stampa supina se la prende Rossi più di prima, ovvero ai tempi in cui gli serviva promuovere i suoi interventi. Quando si accende la platea, al carisma di Travaglio preferiamo dare un taglio. Riprendiamo la via, perdiamo l'Omnibus e così sia. Frattanto la vendita è assicurata di quei volumi di carta stampata.

Precisazioni.

In relazione all'articolo di stampa pubblicato oggi sull'argomento dal quotidiano "Il Messaggero" edizione Pesaro, precisiamo che il Coordinamento dei Comitati non incita alla disobbedienza fiscale, nè ha intenzione di farlo, sebbene tale forma di protesta sia una delle ipotesi portate all'attenzione del gruppo di lavoro da parte di altre organizzazioni. L'incontro programmato sabato prossimo a Fano è una riunione della commissione di lavoro della Rete Nazionale Rifiuti Zero. Servirà a gettare le basi per una vertenza nazionale contro l'utilizzo improprio delle risorse che dovrebbero essere riservate alle energie rinnovabili - risorse peraltro prelevate dalle bollette Enel - e che invece ancora oggi sono utilizzate a favore di inceneritori ed attività petrolifere. Tanto si doveva per opportuna precisazione.
Cordiali saluti.
Alfredo Sadori

Io spot, tu spotti, egli spotta.


Noi sbottiamo.

martedì 16 ottobre 2007

SABATO 20 OTTOBRE A FANO INCONTRO DECISIVO

A UNA SVOLTA SUI SUSSIDI AGLI INCENERITORI?

A partire dalle ore 11 (conclusione prevista per le 16) di sabato presso la sala della Concordia del Comune di Fano in via San Francesco D'Assisi RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO NAZIONALE SULLA DISOBBEDIENZA FISCALE. L'incontro APERTO A TUTTI servirà a fare il punto SULLA DEFINITIVA FATTIBILITA‚ GIURIDICA DI FORME CONCRETE DI CONTESTAZIONE FISCALE DELLA QUOTA DI BOLLETTA ELETTRICA "REGALATA" AI PETROLIERI E AGLI INCENERITORI . In particolare l‚incontro servirà per un confronto diretto con gli avvocati che su mandato della Rete Nazionale Rifiuti Zero (i contatti sono stati mantenuti dal COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLE VALLI DEL METAURO http://www.comitatinrete.it e http://www.schieppe-verde.it) hanno lavorato ad individuare le modalità più efficaci per contrastare questa persistente TRUFFA. Se come molto probabile verranno sciolte le ultime riserve "tecniche" VERRA‚ IMMEDIATAMENTE CONVOCATA UNA ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA RETE RIFIUTI ZERO per organizzare il lancio della CLAMOROSA PROTESTA. Ricordiamo che su http://ambientefuturo.interfree.it è disponibile una breve sintesi sulla fattibilità giuridica generale della contestazione di quel 7% che viene fagocitato dall‚industria sporca a scapito delle energie pulite, del riciclaggio e del compostaggio. Dal punto di vista logistico per chi viene in treno il luogo dell'incontro è distante circa 10 minuti (a piedi) ed invece per chi viene in auto dopo l'uscita per Fano deve dirigersi presso il centro.

Per informazioni 3382866215- 3397148215-3387558775

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PER DAR MAGGIOR FORZA ALLA MOBILITAZIONE CONTRO I SUSSIDI ALL'INCENERIMENTO( E PER SUPPORTARE L'ORDINE DEI MEDICI DELL'EMILIA ROMAGNA "CENSURATO" DA BERSANI) PREVISTO SIT IN DI FRONTE AL PARLAMENTO. Questa decisione che deve essere associata ad UNA DATA PRECISA PREVISTA PROBABILMENTE NELLA PRIMA META‚ DI NOVEMBRE E‚ SCATURITA DALL'ASSEMBLEA NAZIONALE SUI RIFIUTI DI ACERRA DEL14 OTTOBRE. Ricordiamo che nel testo della legge finanziaria è stato inserito il "famoso" emendamento censurato nella finanziaria 2007. Naturalmente l'auspicata approvazione di questa norma non eviterebbe la persistenza della TRUFFA CHE VERREBBE MANTENUTA PER GLI IMPIANTI ESISTENTI ma servirebbe a mettere qualche utile toppa per evitare che impianti non ancora costruiti (come i 4 inceneritori previsti in Sicilia e quello di Torino) possano godere degli agognati finanziamenti. Naturalmente anche per quegli impianti come quello di Acerra e di Malagrotta (a Roma) che pur quasi realizzati non sono ancora in grado di partire CI BATTEREMO PERCHE‚ VALGA LA CANCELLAZIONE DEI SUSSIDI. La mobilitazione che potrebbe essere IMMEDIATAMENTE SEGUITA DA UN PRESIDIO DI FRONTE AL PARLAMENTO CON UNO SCIOPERO DELLA FAME A STAFFETTA (come proposto da Nimby Trentino) SERVIRA'‚ ANCHE PER RIBADIRE LO SDEGNO ALL‚ ABUSO DI POTERE OPERATO DA BERSANI (ma il Ministro per l'ambiente perché tace visto che il suo invadente collega si permette di "sparlare" di tematiche di pertinenza anche del suo ministero?) che ha sentito la necessità di parlare non tanto in nome DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MA DELLE "CORDATE" DELL‚INDUSTRIA SPORCA CHE COINVOLGONO NOTE AZIENDE ORMAI MULTINAZIONALI E CETI BUROCRATICI TRAVESTITI DA "TOP MANAGER" BEN PAGATI CON LE TARIFFE DEI CITTADINI. Quanto prima LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO che organizza l'iniziativa renderà NOTA LA DATA DEL SIT- IN.

UNA SVOLTA?: I TECNICI DEL MINISTERO DELL‚INDUSTRIA STANNO METTENDO A PUNTO LE MODALITA‚ PER INCENTIVARE LA COMBUSTIONE DELLA FRAZIONE BIODEGRADABILE CONTENUTA NEI RIFIUTI. Pur non avendo ancora iniziato l'iter parlamentare il provvedimento sembra già "confezionato". Come noto le direttive europee in modo contraddittorio consentono di considerare quale fonte rinnovabile la combustione della parte organica (ma anche della carta ) e quindi prevedono che l‚energia sotto forma di calore e/o di energia elettrica sia incentivata di nuovo con i sussidi. C'è da dire che ogni Paese europeo ha a disposizione diverse modalità di incentivazione e che, seguendo il sistema adottato dalla Germania, questa viene ridotta fino ad una possibilità poco più che teorica. In proposito vedi http://ambientefuturo.interfree.it dove sono consultabili le schede relative alla adozione nei diversi Paesi europei di tale incentivazione. Per evitare che in un sol colpo si passi dalla "padella" dei CIP 6 alla "brace" della incentivazione massiccia della COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE ( anche i residui della lavorazione della carta, del legno trattato, della industria agroalimentare e soprattutto i pneumatici nonché i materiali derivanti dalle „colture dedicate‰ quali il girasole, la colza e gli scarti delle pulizie dei boschi e il legno derivante dalle piante non finalizzate ad uso alimentare) OCCORRE "MARCARE STRETTO" il procedimento che si svilupperà in Parlamento dando VITA AD UNA NOSTRA PROPOSTA.

OLTRE 5000 LE PERSONE ALLA MANIFESTAZIONE DI ACERRA DEL 13 OTTOBRE


Pur nata tra qualche difficoltà di comunicazione, grazie al buonsenso di tutte le componenti del movimento „verso rifiuti zero‰ e grazie anche alla preziosa partecipazione di folte delegazioni dei MOVIMENTI "NO- DAL MOLIN" di Vicenza e "NO- TAV" della Val di Susa l'appuntamento politico E‚ RIUSCITO PIENAMENTE RILANCIANDO L'OPPOSIZIONE DI MASSA a qualsiasi tentativo di far partire l‚inceneritore di ACERRA. Non solo: grazie anche all'assemblea svoltasi il giorno dopo con la partecipazione di molte realtà del meridione E'‚ STATO POSSIBILE DEFINIRE UN'IMPORTANTE AGENDA COMUNE CHE SIA A LIVELLO CAMPANO CHE A QUELLO NAZIONALE TENGA SOTTO PRESSIONE "IL PARTITO DELLA TRUFFA E DELL'INCENERIMENTO". In particolare è stato sottolineato lo SFORZO DI FARE DELLA GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO PROMOSSA DA GAIA (Global Alliance Incinerator Alternatives) PER IL PROSSIMO 28 NOVEMBRE UN FORTE MOMENTO NAZIONALE DI COESIONE DI TUTTE LE VERTENZE ITALIANE sviluppando iniziative grandi e piccole ma rese significative proprio dal carattere mondiale dell'evento. Inoltre come detto sopra è stato deciso di preparare un sit- in di fronte al Parlamento svolgendo anche una conferenza stampa per „costringer il "palazzo" a chiudere con la vergogna dei sussidi agli inceneritori e per esprime piena solidarietà ai medici "censurati" dal ministro dell'incenerimeno, Bersani. Per quanto riguarda la situazione campana la manifestazione e l'assemblea sono ben servite A PREPARARE L'INCONTRO CHE IL PREFETTO PANSA SVOLGERA‚ CON LA RETE DEI COMITATI E DELLE REALTA‚ CAMPANE PER LA DIFESA DELLA SALUTE E DELL‚AMBIENTE previsto per il 19 ottobre. I COMITATI RIBADIRANNO CHE NON CI POTRA‚ ESSERE NESSUNA TRATTATIVA CON LE POPOLAZIONI SE NON PARTIRA‚‚ SUBITO UNA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA INIZIANDO DAL COMUNE DI NAPOLI E SE NON SI ATTUERANNO UNA MORATORIA NELLA COSTRUZIONE DEGLI INCENERITORI E REALI BONIFICHE DEL TERRITORIO AVVELENATO DA DECENNI DI TRAFFICI DI RIFIUTI TOSSICI. Le ragioni dei Comitati e dei movimenti saranno sostenute dallo svolgimento di un presidio sotto il palazzo del Prefetto.


Rete nazionale rifiuti zero
Rossano Ercolini- Fabio Lucchesi

lunedì 15 ottobre 2007

La flag che merita una gag.




Avremo il riconoscimento per tutto il litorale comunale, Sassonia e Arzilla comprese”

Bandiera Blu, l’ottimismo di Cavalieri

Si è svolto a San Benedetto del Tronto un incontro tra gli amministratori locali, la referente della Federazione Europea dottoressa Carla Creo e i tecnici dell’Arpam per precisare dal punto di vista istruttorio la pratica relativa alla concessione della bandiera blu. Tra gli amministratori era presente anche Francesco Cavalieri.
Nonostante i problemi causati dall’inquinamento di un piccolo tratto di costa a Sassonia Tre, l’assessore Francesco Cavalieri è convinto che per il prossimo anno Fano potrà ottenere il riconoscimento per tutto il territorio comunale. Quest’anno invece, la bandiera Blu ha potuto sventolare solo sulla spiaggia di Sassonia e sul litorale a sud del Fiume Metauro. Importanti spiagge come il Lido e l’Arzilla ne sono state escluse. Tutte le analisi periodiche codificate dal procedimento redatto dalla Fee, hanno dato esito favorevole. I due episodi causati dallo sversamento del troppo pieno di Sassonia, in concomitanza con altrettanti temporali di particolare violenza, non dovrebbero esercitare alcuna influenza. Vengono considerati infatti eventi episodici, dato che si risolvono in pochi giorni, dopo che i fanghi, tratti dal dilavamento delle strade e trascinati in mare dalla pioggia, si disperdono in breve tempo. Secondo quanto dichiarato dal Sindaco Aguzzi: “La particolarità di quanto è accaduto nella scorsa estate sta nel fatto che quando, di fronte al primo evento, l’Amministrazione Comunale stava per revocare l’ordinanza, si è verificato un nuovo episodio temporalesco che ha provocato un secondo provvedimento di divieto che è rimasto in vigore, più del dovuto, in quanto il personale dell’Arpam … era in ferie.
M.F.

dal Corriere Adriatico del 14.10.2007

Se guardi in alto per vederla sventolare, attento in terra lo stronzo a non calpestare.

sabato 13 ottobre 2007

Coordinamento dei Comitati.

TERRITORIO (Istituzioni, imprenditori e cittadini) VITTORIOSO: UN "SAGGIO CONSIGLIO" SALVA IL PAESAGGIO E... MOLTO DI PIÙ!
All’udienza del 9 ottobre 2007 avanti al Consiglio di Stato, i cittadini, gli imprenditori e le istituzioni della vallata del Metauro finalmente vedono ribadite le ragioni della loro lotta contro l'installazione dell’inceneritore di "biomasse" di Schieppe di Orciano che comprometterebbe la ZPS di Tavernelle sul Metauro, il patrimonio ambientale e paesaggistico sottoposto a tutela, la salute e la qualità della vita dei cittadini, i valori immobiliari. Il progetto, che era stato avallato, nonostante tutte le sue tare tecniche ed economiche, dall'Ufficio ambiente della Regione Marche, è stato bloccato dunque da Soprintendenza di Ancona con l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica; TAR Marche e Consiglio di Stato, proprio per i vincoli che avrebbe infranto ed i gravi danni che avrebbe arrecato al paesaggio, hanno rigettato l’istanza di sospensiva invocata dalla ditta contro il provvedimento di annullamento. "Non emergono estremi di danno nella sfera dell’appellante tali da giustificare la compromissione del sito tutelato..." scrive il Consiglio di Stato nella motivazione, e cioè: nessuno può arrogarsi il diritto di compromettere l'ambiente naturale in virtù di supposti suoi diritti di "fare impresa". La supremazia su tali pretesi diritti è stata riconosciuta proprio al paesaggio, quello che si vede e spesso è dato per scontato, un patrimonio che si considera come acquisito, mentre in realtà va difeso da interventi impropri e sciagurati. E, diciamo noi, soprattutto nel campo dell'energia e della gestione dei servizi essenziali alla vita, nessuno può fare mercato ignorando il diritto alla più ampia tutela possibile della salute e della qualità della vita dei cittadini. Apprezziamo il lavoro - e la determinazione - della Soprintendenza di Ancona, difesa dall’Avvocatura dello Stato, e dalle Amministrazioni Comunali di Orciano di Pesaro, Montemaggiore al Metauro e Fano che, anche in questa occasione, non hanno mancato di difendere le ragioni del territorio. E’ giunto il momento che i nostri Amministratori regionali rompano la “consegna del silenzio”.
11 ottobre 2007

Coordinamento dei Comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

Il ritorno dello stronzo.

Blog Celebration.

"Sappiamo, ormai, che negli equilibri mediatici e politici è entrato un nuovo soggetto collettivo. Ma quale sarà il futuro e dove ci poterà? Quali nuove conquiste ci attendono? O, magari, come questa grande occasione si può trasformare in un'occasione perduta?" Giuseppe Granieri, Blog Generation, Laterza, 2005, pp. 151

venerdì 12 ottobre 2007

Festival dei blog.

Blogactionday.

Dopodichè.

Dopodichè, prosegue la vigile attenzione su tutto quanto in città c'è di sgradevole, offensivo, arrogante e di cattivo gusto.

Mettiamoci un punto: .

Ciao Franco,
oltre che al tuo giornale, ho inviato la lettera in oggetto (Lettera aperta al Sindaco di Fano) ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

Vittoriano.solazzi@consiglio.marche.it
VITTORIANO SOLAZZI
info@fondazionecarifano.it
FONDAZIONE CARIFANO
luigi.minardi@regione.marche.it
LUIGI MINARDI
rosetta.fulvi@comune.fano.ps.it
ROSETTA FULVI
valentino.valentini@comune.fano.ps.it
VALENTINO VALENTINI
carlo.demarchi@comune.fano.ps.it
CARLO DE MARCHI
michele.altomeni@consiglio.marche.it
MICHELE ALTOMENI
giancarlo.danna@consiglio.marche.it
GIANCARLO D'ANNA
info@margheritafano.it
MARGHERITA FANO
adriana.mollaroli@regione.marche.it
ADRIANA MOLLAROLI

Quella inviata al Sig. Giannotti non è giunta a destinazione. Il Server della Regione me l'ha restituita. Degli esclusi, tra i referenti politici della nostra zona, non sono riuscito a rintracciare il recapito elettronico. Ecco come ha risposto il Sindaco, attraverso la propria segreteria:

Egr. Sig. Lorenzo Amaduzzi,

ho letto con molto interesse la lettera aperta da Lei inviatami. La ringrazio per le segnalazioni che ha ritenuto sottoporre alla mia attenzione e mi rammarico di non averLa potuta ascoltare di persona per la Sua rinuncia all'appuntamento fissatoLe. Sempre a disposizione per un futuro incontro che riterrà utile, Le invio i migliori auguri per il Suo compleanno e di buona fortuna per il blog da Lei creato.
Cordialmente.
Stefano Aguzzi

Certamente manco della capacità di convinzione, ma tra tutti gli interpellati, il solo Altomeni ha mostrato interesse per i miei argomenti. Non posso, perciò, non citare le sue parole:

Salve,
grazie per il messaggio. Eviterò di dire quanto lei abbia ragione sulla giunta e sul sindaco come farebbe qualunque politico che sente un cittadino criticare un proprio avversario. Salto questo passaggio scontato... e provo invece ad interloquire...

1) ho dato un'occhiata al blog e penso che potrebbe diventare uno strumento utile per noi che facciamo politica. Io in questi anni ho cambiato un po' la mia opinione sull'importanza del bello... Quando ero più giovane e ingenuo davo poca importanza all'estetica, per me contava "la sostanza", contavano le risposte ai bisogni reali, contava il sociale, l'ecologia era importante come tutela della salute e del benessere... nel tempo ho riscoperto il valore dell'estetica, del paesaggio (forse anche per questo sono fuggito dalla città per andare a vivere in mezzo ai monti). Tutto questo per dire che la politica, a mio avviso, ha bisogno di discutere sul bello, di tenerlo presente come un parametro importante delle sue scelte. Spesso i politici, non per cattiva volontà, ma per formazione culturale, sono poco propensi a pensarci. Non so se lei ne ha seguito le vicende, ma il mio timore è che il Piano Regolatore Generale della Città appena votato dal consiglio comunale, produrrà a breve una ferita forse mortale per la città dal punto di vista dell'estetica e della vivibilità urbana.

2) la cosa che più mi stimola della sua lettera è il passaggio sulla macchinizzazione, sull'idea che la tecnologia sia la misura principale (quasi unica) su cui misurare il progresso di una comunità. Forse lei conosce Serge Latouche e il movimento della "decrescita" che da qualche anno, in varie realtà del mondo, contesta questa idea dello "sviluppo". Uno dei pilastri di questa concezione è Ivan Illich, che io considero un po' una guida spirituale in politica (se non lo conosce può visitare il sito www.altraofficina.it/ivanillich, da me curato in maniera assolutamente inadeguata rispetto all'importanza del personaggio). In sostanza, condivido profondamente la necessità di ripensare i fondamenti della nostra società, le idee portanti, a partire dal modello di sviluppo, dall'idea stessa di sviluppo.

3) io faccio parte di un partito di sinistra, e quindi non ho riposto nessuna fiducia nell'attuale maggioranza di Fano. Tuttavia, anche quando ero nella maggioranza di centrosinistra ho sempre cercato di mantenere un atteggiamento critico. Infatti so bene che anche la sinistra vive una pesante crisi di valori. Questo è il motivo per cui, mentre continuo a fare l'amministratore (oggi come consigliere regionale) ben consapevole di tutti i limiti e delle contraddizioni che vivo ogni giorno, cerco di lavorare anche ad una "ricostruzione" (direi rifondazione, se non suonasse troppo di parte) della sinistra, o di quello che per me è o dovrebbe essere la sinistra (e so che anche questa divisione cartesiana tra destra e sinistra rischia di essere incomprensibile e richiederebbe uno sforzo di fantasia). In particolare, sul nostro territorio, seguo con grande speranza due progetti: la costruzione della Sinistra Europea (su cui ora non mi dilungo, ma se le interessa sarò felice di fornire informazioni) e la costruzione di Sinistra Unita. Ed è questa la cosa di cui le voglio parlare.

4) Sinistra Unita, vista da fuori (e forse anche da alcuni che ci stanno dentro) può sembrare una semplice aggregazione di partiti che sentendosi troppo piccoli cercano di farne uno più grande (Rifondazione, PdCI e Verdi). Io invece spero che, almeno a Fano, possa essere una cosa diversa, un esperimento di un modo nuovo di fare politica. Anche in questo caso non glie la faccio troppo lunga e rinvio eventuali chiarimenti al futuro. Ma arrivo solo a dirle che per come la vedo io Sinistra Unita può essere una "porta", o meglio, un salottino, ossia un luogo dove qualunque cittadini, anche non di sinistra, quando sente il bisogno di partecipare alla vita civile della città, quando sente di dover denunciare un malessere, un sopruso, quando sente di voler fare una proposta ecc ecc può entrare, sedersi e scambiare opinioni con politici disposti ad ascoltare, anche se magari hanno opinioni diverse. Non so se questo sogno si realizzerà, ma io ci sto lavorando. Lei si chiederà: e cosa centra con me? La risposta è: potrebbe non centrare, nel senso che la cosa si potrebbe chiudere qui, lei mi ha dato qualche spunto di riflessione che io cercherò di portare dentro sinistra unita, perchè stiamo pensando alla costruzione di un programma delle prossime amministrative, e quindi cercherò di introdurre nella discussione i temi della bellezza, della qualità urbana e della "demacchinizzazione-decrescita". Ma potrebbe anche non finire, nel senso che se lei ha voglia, o anche solo curiosità, possiamo continuare questa discussione. Ad esempio, la costruzione dei programmi che le dicevo la stiamo facendo attraverso dei tavoli aperti alla partecipazione di chiunque sia interessato, non serve dichiararsi di sinistra, non si paga nemmeno l'euro necessario a partecipare alle primarie del PD, basta partecipare e avere voglia di prendere parte ad una discussione. Vorrei non essere frainteso: non sto facendo proselitismo nella migliore tradizione politica. Sto inseguendo un'idea e spero che altri abbiano voglia di costruirla, per cui è naturale che io parte da persone che, come lei con il suo blog e la sua lettera, sentono il bisogno di "partecipare" alla vita della comunità, cosa sempre più rara in una società di naufraghi isolati.

Cordiali saluti
Michele Altomeni

P.S.: Per raggiunta inattualità, è pleonastico l'invito non dare più corso ad alcun commento alle parole scritte sabato scorso. Ti allego pure il testo della lettera di risposta al Sindaco:

Caro Sindaco,
confesso che mi ha fatto piacere ricevere la Sua replica, nonchè i suoi auguri e gliene rendo onore, giacchè l'atteggiamento da me dimostrato nei confronti della Sua Amministrazione non era dei più teneri. Anzi. Nessun ravvedimento, però. I problemi restano e, nell'orizzonte a-ideologico come quello che ci sta di fronte, val bene risolverli. E' certo, però, che abbiamo una visione divergente delle priorità. Ciò non toglie che il dialogo così iniziato non possa proseguire con modalità ed intenzioni di tipo propositivo. Ad esempio, basterà il tempo di un inverno da attraversare per bonificare (letteralmente) quel tratto di spiaggia libera di Sassonia, dove in tanti preferiamo prendere il bagno in libertà dagli ombrelloni che non siano i nostri e dai balzelli dei bagnini?
Molto cordialmente.
Lorenzo Amaduzzi

Cerco di fare il punto, senza trattenermi dal verificare se c'è posta in arrivo. Niente. Non mi resta che convertirmi al Comunismo che non c'è.

A presto,
Lorenzo

Caro Altomeni,
replicare per iscritto alle Sue parole-manifesto comporterebbe, per uno come me da sempre lontano dai luoghi ufficiali della politica, un impegno da svolgere malvolentieri. Tuttavia, mi farà piacere incontrarLa di persona, se dovesse farLe piacere. Non gradirà troppo, immagino, ma di seguito troverà descritto il "punto della situazione", per come mi è venuto di pensarlo oggi pomeriggio.Tenga presente che il tono che qui adotto è puramente formale e, sono certo, nonostante le generazioni che ci separano, non sarà difficile comunicare dandoci del tu.
Dunque, a presto.
Lorenzo Amaduzzi

sabato 6 ottobre 2007

Lettera aperta al Sindaco di Fano.

Caro Sindaco, il 28 Agosto scorso, incontrandoLa casualmente in via Castracane, Le chiesi un incontro, da comune cittadino. Lei andava di fretta e mi disse che non ci saremmo potuti vedere prima di Ottobre. Le replicai - poco convinto, per la verità - che avrei festeggiato il mio compleanno nel Suo ufficio. Subito dopo mi recai negli Uffici della Sua Segreteria per formalizzare la mia richiesta e, guarda il caso, l'appuntamento mi fu assegnato proprio per quel giorno! Ora, approssimandosi la data in questione, il quadro di riferimento dei temi che avrei voluto discutere con Lei sono frattanto mutati di attualità. Anche perchè ne ho da subito elaborato, utilizzando lo spazio virtuale di un blog (http://forumfortunae.blogspot.com), ampiezza e merito, compatibilmente con vincoli degli strumenti di editing disponibili on-line. Capirà, dunque, che nell'incontro faccia-a-faccia non avremmo che da ripercorrere insieme, a ritroso nel tempo, lo sviluppo degli argomenti qui descritti, secondo la sequenza temporale del blog medesimo. Visto che Lei è pressato da innumerevoli e cogenti impegni, suggerirei di rimandare, se non addirittura annullare, l'appuntamento programmato. Tuttavia, se La incuriosisse conoscere le opinioni del cittadino che - lo ammetto a denti stretti - contribuì col poprio voto alla Sua elezione a Sindaco, La invito a scorrere le pagine di "diario" memorizzate nell'indirizzo web sopra citato. Non Vi troverà particolari benevolenze, ma una serie di osservazioni - diciamo così - su quelle che, a mio parere, possono essere definite le "mappe del dis-gusto urbano", ovviamente riferite alla nostra città. Trattandosi di un'iniziativa individuale di tipo spontaneo e non programmata, soffre dell'assenza di una prospettiva progettuale e lo sviluppo degli argomenti, nonchè il clima che essa esprime è ancora troppo casuale. Avendo, però, sperimentato la straordinaria flessibilità ed efficacia di questo medium, nell'immediato vorrei poterne perfezionare linea editoriale e stile, sia pure in assenza di una specifica esperienza professionale. In altre parole: l'attenzione critica del blog proseguirà con regolarità quotidiana, coma fatto finora. Pur ringraziandoLa per la disponibilità, lasci che sia io a liberarLa dal tempo che avrebbe voluto dedicarmi. Non mancherò, comunque, di esprimere compiacimento verso l'impegno, quando la Giunta da Lei guidata lo dimostrasse, di risolvere i problemi reali della cittadinanza, che sono quelli di sempre: salute, benessere e sicurezza. Ma percepisco un vizio di fondo, una specie di missione non dichiarata. Cioè, quella che, a mio parere, è l'illusione che il Progresso della Comunità debba necessariamente fare leva sull'irruzione atroce del macchinico nelle pieghe di un territorio fragile e geograficamente compresso come il nostro. Le prove di questa linea ci sono state date già da prima che la Sua Giunta s'insediasse, ma le ha fatte proprie con maggiore energia, purtroppo. Penso, fra tutte, alle gare di moto d'acqua o fuoristrada in quel lembo di territorio fanese denominato Lido. Infrastrutture nodali, come porto ed aeroporto, possono certamente essere volano di sviluppo, ma quale tipo di sviluppo si vuole? A che prezzo e per favorire chi? Questi gli interrogativi che affliggono la mente di chi davvero ha a cuore il destino della propria città e dei propri figli. Questo Le dovevo, finora. Con molta cordialità ed un sincero augurio di buon lavoro.

Lorenzo Amaduzzi


P.S.: Non sarà forse il Suo caso - La capirei benissimo - ma se volesse replicare a queste righe, qui - sul blog - anche il Suo auterevole intervento sarebbe benvenuto.

Non c'è Curia che tenga alla legge del Menga.

giovedì 4 ottobre 2007

Chiusura anticipata per cause tecnico-diplomatiche.

Vista l'insopportabilità, per l'olfatto dei più, dell'olezzo maleodorante provocato dal soggetto in questione, ci troviamo costretti ad interrompere, con oggi, la Settimana della Merda. Peraltro, gli Stronzi convocati a dire la propria al Convegno "La Merda e le Istituzioni", per timore di essere manomessi, se non di dover finire nelle acque limacciose del depuratore cittadino, hanno preferito squagliarsela. Speriamo davvero sia finita qui, altrimenti, se se la fossero fatta sotto, dovremmo preoccuparci di fronteggiare pure i loro replicanti.

mercoledì 3 ottobre 2007

Gli stronzi della Sassonia fanno incazzare gli amici di Monia.


Continua la settimana della Merda. Il dibattito è aperto. Per quanto triviale appaia il tema, le suggestioni (metaforiche) che potrebbe evocare sono molteplici. Non osiamo suggerire argomenti, sebbene il referente prescelto sia lì ad indicare persone, cose ed eventi che succedono nello scenario del dis-gusto urbano.

martedì 2 ottobre 2007

Tre modi di essere dello stronzo.




Che sia presto o tardi è sempre tempo dello stronzo, in piazzetta Leopardi. Se hai dei bambini, evita quei giardini. Non è gioco per loro, dar la caccia al tesoro: di merda.

PasseggIata con vista: sul retrobottega.

Al posto di frizzi, lazzi e cotillons, solo sfiati, olezzi e monnezza. Così, il turista non apprezza. Neppure noi, che ci passiamo più di sovente, consideriamo la cosa attraente.

lunedì 1 ottobre 2007

Uno stronzo al giorno toglie il vigile di torno.

Non si può certo esigere che i Vigili Urbani si occupino anche di stronzi. Sarebbe davvero troppo, no? Oltretutto, nell'esercizio quotidiano della propria attività di controllo, non è che manchi loro l'occasione d'incontrarne più d'uno, tra noi indisciplinati cittadini. Che serva un Corpo separato con poteri assoluti d'interdizione dello stronzo animale? O non sarebbe più semplice una Campagna di sensibilizzazione al Senso Civico degli accompagnatori, tra i quali sancire - a norma di Legge - i più incalliti recidivi? Andando sul concreto: povate ad accedere all'ingresso secondario del Museo Civico attraversando i giardinetti Leopardi e troverete di sicuro qualche stronzo che vuole entrare con voi. Qui, come altrove, ve lo portereste dietro (sotto) volentieri?