lunedì 31 dicembre 2007

Tanto per chiudere in bellezza quest'anno di merda e monnezza.

domenica 30 dicembre 2007

Proposta indecente: abbattere le mura per far posto alla gente.

Sguardo sul cortile.

mercoledì 19 dicembre 2007

Dopo il Convegno serve l'Impegno.

Mercoledì 19 Dicembre 2007, Il Messaggero

Al convegno sul futuro della città il noto urbanista invita ad agire su due livelli: ricorsi amministrativi e forum. Cervellati: «Bloccate lo scempio»
«Riconosco come mio nemmeno il dieci per cento dell’attuale Piano regolatore»

di OSVALDO SCATASSI

domenica 16 dicembre 2007

Daccordo: per un'Estetica della Politica.

Il Messaggero
Domenica 16 Dicembre 2007


FANO - Bellezza e vivibilità sono due parole che, secondo il supercomitato, non appartengono al piano Prg adottato dalla maggioranza. La 'Difesa della bellezza e della vivibilità' è invece il compito assegnato all'assemblea di martedì 18, alle 17 nell'ex chiesa del Suffragio. Si intitola: 'Il futuro della città - Dal Prg Cervellati al Prg Aguzzi/Falcioni'. Il primo relatore è appunto Pierluigi Cervellati, l'urbanista di fama internazionale che ha impostato il Prg della giunta Carnaroli, poi revocato dal centrodestra. "Cervellati ha competenze in sintonia con i nostri piani", afferma Luciano Polverari, tra gli esponenti del supercomitato e coordinatore dell'assemblea. "L'incontro di martedì - prosegue - è sostenuta da un gruppo eterogeneo di forze, cioè partiti, associazioni e comitati. Le idee non sempre coincidono, ma in questo caso c'è un comune denominatore: la qualità della vita da tutelare, la difesa dell'ambiente, le risorse del territorio da valorizzare e non da devastare, come invece farà il Prg Aguzzi-Falcioni".Bellezza e vivibilità contro un piano "brutto, deleterio e non condiviso". Brutto come una cosa "senza anima, senza un principio ispiratore", se non riempire "tutti gli angoli di verde nell'area urbana". Deleterio come "un blob di cemento". Non condiviso, e "lo dimostra la scelta di insistere sulla strada ammazza-parco al campo d'aviazione". "Hanno detto no - prosegue Polverari - le assemblee nei quartieri interessati e due circoscrizioni. Se n'era convinto anche l'assessore Mauro Falcioni, che aveva eliminato la previsione dal Prg. Eppure la stessa previsione della strada è stata reinserita con un emendamento dal consigliere Oscardo Ferri, lo stesso di altre questioni anomale". Un Prg "autarchico perché, disse una volta il sindaco, la gente di fuori non conosce i problemi della città". Un Prg "blindato", aggiunge Carlo De Marchi, di Bene Comune, perché "un'accorta regia" ha fatto in modo "di recuperare in seconda battuta tutte le questioni in sospeso o i terreni edificabili rimasti per strada a causa di fratture nella maggioranza, mentre è stato rifiutato qualsiasi argine al libero gioco del cemento". Per immaginare 'Il futuro della città' è però necessario conoscere passato e presente. L'attuale Prg sarà analizzato in ogni suo aspetto, dalla nascita alle recenti aggiunte di mattoni, tante che hanno finito per "intasare anche gli uffici dell'Urbanistica".
O.S.

Un letto in più per l'estate 2008.

mercoledì 12 dicembre 2007

La sfiga non abbandona il Teatro della Fortuna.

FANO - "Cultura nella bufera: il comitato Bartolagi chiede di cambiare il rapporto tra Fondazione Teatro (Ft) e Amministrazione. Più garanzie per l'ente locale (e quindi per il contribuente), che assicura i "quattro quinti delle risorse" utilizzate da Ft. L'associazione vuole evitare il rischio che "la gestione del teatro assuma i caratteri di 'un mondo a parte', autocrate, indifferente alle regole stabilite in modo democratico". La deriva di un centro di potere a sé stante è stata ipotizzata, è bene ricordarlo, da Claudio Giardini, direttore amministrativo dimissionario della stessa Ft, a conclusione dei tanti disaccordi con il sovrintendente Simone Brunetti. Il portavoce del comitato, Luciano Polverari, è contrario "all'ipotesi di avvicendare un funzionario che sta interpretando il proprio ruolo in modo corretto". Si riferisce, quindi, a Giardini. Esprime inoltre "perplessità sulla gestione dell'intera vicenda", cui la città e gran parte delle sue istituzioni assistono con apparente distacco. Tace il sindaco , "dopo un goffo tentativo di ridurre tutto a uno scontro caratteriale" tra Brunetti e Giardini. Il Consiglio dell'ente "fa il pesce in barile", se si esclude "la lodevole eccezione di Samuele Giombi". Inoltre è "deplorevole la totale assenza dei consiglieri comunali", mentre "la consulta culturale non si capisce che cosa ci stia a fare"."
O.S.

Mercoledì 12 Dicembre 2007

venerdì 7 dicembre 2007

Aggiornamento con suggerimento.

Non è per niente bello trovare sull'uscio merda d'uccello. Se poi fosse sabotaggio comunista, meglio sarebbe sparargli a vista. Tanto per far basta. Noo?

Rientro in linea.

Superati i disguidi tecnici, ritorniamo in liea. A più tardi.