mercoledì 30 aprile 2008

Già col piano-terra vedere l'orizzonte è una guerra..

martedì 29 aprile 2008

Siamo alla passerella n°2. A quando la passerina n°1?

Ancora motori. E' la fissa di lor signori.

The Day After.


sabato 26 aprile 2008

Replica insistente per chi non ci sente.




Citiamo:

Legge Regionale 23 luglio 1996, n. 31. Regolamentazione del turismo itinerante ed integrazione alla Legge Regionale 22 ottobre 1994, n. 42. Il Commissario regionale ha approvato; il Commissario del Governo ha apposto il visto; il Presidente della Giunta regionale; promulga la seguente legge regionale: Art. 1 (Fínalità) 1. La Regione, ai fini della promozione del turismo all'aria aperta, disciplina la sosta temporanea di autocaravan e caravan in aree apposite individuate dai Comuni singoli o associati o da soggetti a prevalente capitale pubblico a supporto del turismo itinerante. Art. 2 (Aree di sosta) 1. I Comuni, in attuazione dell'articolo 1, istituiscono le aree attrezzate riservate esclusivamente alla sosta e al parcheggio delle autocaravan e caravan omologate a norma delle disposizioni urgenti. 2. Le aree di sosta di cui al comma 1, nei rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 378 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 sono dotate di: a) pozzetto di scarico autopulente; b) erogatore di acqua potabile; c) adeguato sistema di illuminazione; d) contenitori per le raccolte differenziate dei rifiuti effettuate nel territorio comunale; e) toponomastica della città. 3. L'area di sosta deve essere opportunamente dimensionata in relazione al minor impatto ambientale possibile e piantumata con siepi ed alberature, che devono occupare una superficie non inferiore al 20 per cento ed indicata con l'apposito segnale stradale. L'ingresso e l'uscita devono essere regolamentati. 4. La sosta di autocaravan e caravan nelle aree di cui al comma 1 è permessa per un periodo massimo di 48 ore consecutive. I Comuni possono stabilire deroghe al limite sopra indicato nel rispetto delle norme di legge e dei regolamenti comunali. Art. 3 (Affidamento della gestione delle aree a privati) 1. I Comuni provvedono alla gestione delle aree direttamente o mediante apposite convenzioni con altri soggetti nelle quali sono stabilite, sulla base delle norme vigenti, le tariffe e le altre indicazioni e modalità della gestione stessa. 2. I soggetti gestori delle aree comunicano gli arrivi e le presenze alle aziende di promozione turistica competenti per territorio ai fini della rilevazione statistica del movimento turistico regionale. Art. 4 (Contributi) 1. la Regione, per la realizzazione delle aree di cui all'articolo 2, concede contributi in conto capitale ai Comuni, dando priorità a quelli il cui territorio ricade nelle aree dell'obiettivo 5b di cui al regolamento CEE 2052/88, modificato dal regolamento CEE 2081/93. La Giunta regionale stabilisce criteri e priorità al fine di realizzare una equilibrata dislocazione delle aree attrezzate nel territorio regionale. 2. La Regione concede altresì contributi ai Comuni che intendono ristrutturare o ampliare le aree di sosta già esistenti nel loro territorio. 3.1 contributi di cui ai commi 1 e 2 sono concessi nella misura massima del 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile, con l'esclusione delle spese di acquisto dell'area, fino al limite massimo di lire 20 milioni. 4. Per le aree realizzate da Comuni associati il limite massimo del contributo viene elevato a 25 milioni. Art. 5 (Presentazione delle domande) 1 . Le domande per la concessione dei contributi devono essere presentate al Presidente della Giunta Regionale entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge; per gli anni successivi entro il 30 aprile di ciascun anno. 2. Le domande devono essere corredate dalla seguente documentazione: a) copia della deliberazione dell'intervento; b) progetto e relativo computo metrico estimativo dei lavori. 3. La Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, stabilisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi. L'erogazione dei contributi è disposta dal Dirigente del servizio competente entro sessanta giorni dalla presentazione della documentazione consuntiva di spesa. Art. 6 (Integrazione alla l.r. 22 ottobre 1994, n. 42) 1. Dopo l'articolo 5 della l.r. 22 ottobre 1994, n. 42 è inserito il seguente: "Art. 5 bis (Realizzazione degli impianti igienico sanitari nei campeggi e villaggi turistici) 1. I campeggi e i villaggi turistici di cui all'articolo 5, sono tenuti entro il 31 marzo 1997, a realizzare gli impianti igienico sanitari atti ad accogliere i residui organici e le acque chiare e luride raccolti negli impianti interni di autocaravan e caravan ai sensi dell'articolo 185, comma 7, del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e dell'articolo 378 del d.p.r. 16 dicembre 1992, n. 495.". Art. 7 (Disposizioni finanziarie) 1. Per la concessione dei contributi previsti dall'articolo 4 e autorizzata, per l'anno 1996, la spesa di lire 350 milioni. 2. Alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si provvede mediante utilizzazione di quota parte degli stanziamenti di competenza e di cassa del capitolo 5100101 partita 6 dell'elenco 1 per la somma di lire 100 milioni e mediante utilizzazione di quota parte degli stanziamenti di competenza e di cassa del capitolo 5100202, partita 10 dell'elenco 3 per la somma di lire 250 milioni. 3. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese autorizzate dal comma 1 sono iscritte, per l'anno 1996, a carico del capitolo che la Giunta regionale è autorizzata ad istituire nello stato di previsione della spesa del bilancio per il detto anno con la denominazione "Contributi in conto capitale ai Comuni per la realizzazione di aree attrezzate di sosta per veicoli autosufficienti" con gli stanziamenti di competenza e di cassa di lire 350 milioni. 4. Gli stanziamenti di competenza e di cassa dei capitoli 5100101 e 5100202 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno 1996 sono ridotti rispettivamente di lire 100 milioni e 250 milioni. La presente legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge della Regione Marche. IL PRESIDENTE (Vito D'Ambrosio) NOTE Nota all'art. 2, comma 2: Il testo dell'art. 378 del D.P.R. n. 495/1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada) è il seguente: "Art. 378 - (Art. 185 Cod. Str. - Impianti di smaltimento igienico-sanitario) - 1. Gli impianti igienico-sanitari, destinati ad accogliere i residui organici e le acque chiare e luride raccolti negli impianti interni delle autocaravan, sono realizzati nel rispetto delle seguenti disposizioni: a) l'ente proprietario o concessionario della strada o dell'autostrada, il proprietario o gestore dell'area attrezzata riservata alla sosta e al parcheggio delle autocaravan, nonché il proprietario o gestore dell'area di servizio dotata di impianto di ristorazione ovvero di officine di assistenza meccanica, ed avente una superficie complessiva non inferiore a 10.000 mq., deve inoltrare al Comune competente per territorio apposita domanda per la costruzione degli impianti igienico-sanitari, nel rispetto della disciplina urbanistica; b) l'impianto igienico-sanitario deve essere allacciato alle reti acquedottistiche e fognarie pubbliche, ove esistenti, ovvero private, nel rispetto delle autorizzazioni e dei requisiti richiesti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dalle disposizioni regionali. Gli impianti di depurazione delle aree di servizio dotate di impianto di ristorazione, ovvero di officine di assistenza meccanica e dei campeggi, devono essere di capacità adeguata a ricevere e depurare, in linea con le normative vigenti, le acque raccolte negli impianti interni delle autocaravan, nelle quantità prevedibili in relazione al numero delle piazzole di sosta per autocaravan, ed a quello dei possibili transiti, dei medesimi autoveicoli. Qualora non risulti tecnicamente ed economicamente praticabile una soluzione depurativa autonoma, occorrerà prevedere impianti di ricezione a tenuta, con svuotamento periodico tramite autobotti e conferimento ad idoneo impianto di trattamento, secondo la disciplina in materia di rifiuti ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 915/1982 e successive modificazioni; c) per gli impianti da realizzare nel territorio ricadente in parchi nazionali o regionali o aree naturali protette deve essere acquisita l'autorizzazione dell'ente titolare del demanio naturalistico; d) l'area dove è installato l'impianto igienico-sanitario, è dimensionata in modo da poter consentire agevolmente lo scarico contemporaneo di almeno due autoveicoli ed è provvista di rampe di accesso e di uscita nel caso di installazione esterna ad aree di servizio o di sosta; e) la legge regionale disciplina ulteriori caratteristiche dell'impianto. 2. La gestione e la manutenzione dell'impianto igienico-sanitario può essere affidata in concessione ad impresa specializzata o al soggetto gestore dell'area naturale nel cui comprensorio ricade l'impianto. 3. Il concessionario è tenuto a rilasciare polizza fidejussoria per la copertura di qualsiasi ragionevole danno civile ed ambientale che possa essere causato dall'impianto o dai veicoli che vi accedono. 4. Per la realizzazione di impianti igienico-sanitari all'interno dei campeggi, si adottano le disposizioni di cui al presente articolo, salvo diversa disciplina regionale. 5. Ogni area dove è realizzato un impianto igienico-sanitario deve essere indicata, a cura dell'ente gestore, dall'apposito segnale stradale (fig. II.377). Il simbolo dello stesso segnale in formato ridotto (fig. II.179) può essere impiegato in forma di inserto su segnali di indicazione". Nota all'art. 4, comma 1: -Il regolamento (CEE) n. 2052/88 relativo alle missioni dei fondi a finalità strumentali, alla loro efficacia e al coordinamento dei loro interventi e di quelli della banca europea per gli investimenti degli altri strumenti finanziari esistenti, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale CEE n. L185 del 15 luglio 1988. - Il regolamento (CEE) n. 2081/93, che modifica il regolamento (CEE) n. 2052/88 relativo alle missioni dei fondi a finalità strutturali, alla loro efficacia e al coordinamento dei loro interventi e di quelli della Banca europea per gli investimenti e degli altri strumenti finanziari esistenti, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale CEE n. L193 del 31 luglio 1993". Nota all'art. 6, comma 1: La L.R. n. 42/1994 reca: "Norme sulla classificazione delle strutture ricettive". a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE: - Proposta di legge a iniziativa del consigliere Rocchi n. 44 del 6 ottobre 1995; - Proposta di legge a iniziativa della giunta regionale n. 102 del 26 febbraio 1996; - Parere espresso dalla II commissione consiliare permanente ai sensi dell'art. 22 dello statuto in data 30 maggio 1996; - Relazione della III commissione permanente in data 6 giugno 1996; - Legge approvata dal consiglio regionale nella seduta del 26 giugno 1996, n. 54 (vistata con nota del commissario del governo prot. n. 420/GAB.96, del 20.7.96)....."

Ci chiediamo:
A. Preso atto di quanto recita la normativa su citata, l'area di sosta per Camper ed Autocaravan di Viale R. Ruggeri possiede tutti i requisiti di legge per esercitare la propria attività di accoglienza? (v. Art.2 Legge Regionale 23 luglio 1996, n. 31)
B. Perchè l'unico servizio igienico pubblico della spiaggia di Sassonia - guarda caso, situato in prossimità del confine sud della citata area - è pressochè inaccessibile ai bagnanti (chiuso a chiave)? Chi ne gestisce l'igiene e la custodia e per conto di chi?
C. Esiste una deroga comunale alla norma regionale che prevede una permanenza massima di 48 ore degli automezzi ospiti dell'area attrezzata?
( v. Art.2
Legge Regionale 23 luglio 1996, n. 31)
Questi interrogativi sorgono spontanei dal momento che, in un tratto di mare intensamente frequentato - specie durante i fine settimana - confluiscono, a breve distanza l'uno dall'altro, due scarichi fognari che producono danni gravi all'ambiente ed all'immagine turistica della città. Se a questi dovessero aggiungersi pure quelli provocati dai rifiuti biologici di centinaia di camperisti di passaggio, avremmo raggiunto, come bagnanti affezionati, il colmo della beffa. In ragione di ciò, ci permettiamo di chiedere rassicurazioni alle Autorità competenti.

Perchè non tiro alla fune, magari senza dune?

P2P


Se il messaggio non è chiaro, fammi sapere: mainbody@alice.it










Dune inopportune.



Sosta disinvolta.



mercoledì 23 aprile 2008

Chiosa spocchiosa.

FANO Le quattro ruote dei Quad tornano a derapare e saltare sulla spiaggia del Lido dal 25 al 27 aprile per la quinta edizione fanese del Super Quad Show. Uno spettacolo di motori all'ennesima potenza articolato in spettacoli e gare ininterrotte dalle 8,30 alle 24, fra cui il debutto di due importanti appuntamenti: la prima tappa del 3° Trofeo nazionale QuadMotard e la prima edizione del Trofeo Supercampione città di Fano. Divertimento e spettacolo anche in mare con la prima prova 2008 del Campionato italiano moto d'acqua, ma ad arricchire ulteriormente la kermesse non mancherà la terza edizione del raduno "Mare e Monti", spettacoli freestyle su rampa e pista. Immancabile, poi, il concorso di bellezza che, sabato sera, eleggerà Miss Super Quad Show 2008. Gli organizzatori attendono un grande successo di pubblico. «L'anno scorso la manifestazione ha visto circa 50mila presenze -dice Franco Peroni, dello staff - e per il week-end dell'evento gli alberghi della zona registrano il tutto esaurito, tanto che molti hanno cominciato a fare riferimento ad hotel di Pesaro e Senigallia». La kermesse si presenta dunque un importante trampolino di lancio per la stagione estiva. Ne è convinto l'assessore Francesco Cavalieri che ha riconosciuto come «una manifestazione partita in sordina abbia raggiunto altissimi livelli e visibilità nazionale ed è anche per questo che abbiamo scelto di non sovrapporci con il Fano Yacht Festival. E dovranno fare "buon viso" all'iniziativa gli ambientalisti irriducibili che ritengono un dramma occupare il Lido per un paio di giorni con uno spettacolo di grande richiamo ad ingresso gratuito. I loro timori sono infondati e ci sarà soltanto un po' di rumore, tra l'altro nei limiti consentiti. Porteranno pazienza».

di MARCO GIOVENCO

FANO Il progetto di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente "Fano pulita comincia da me", promosso dal Soroptimist club di Fano, entra nel vivo oggi pomeriggio alle 17, nella Sala della Concordia del Comune. In programma la tavola rotonda dedicata all'esperienza condotta in questi mesi dai ragazzi delle scuole, con l'analisi e le valutazioni delle proposte suggerite dagli alunni. A seguire, l'inaugurazione della mostra fotografica "Fano città nuova", immagini scattate dai ragazzi delle scuole elementari e medie Corridoni, Gandiglio, Gentile, Montessori, Nuti, Padalino, Montesi, istituti Maestre Pie Venerini e Zavarise. Grazie a macchine digitali fornite dal club, i ragazzi hanno potuto documentare con fotografie il degrado di zone della città o comportamenti scorretti di cui si rendono protagonisti molti cittadini poco rispettosi della cosa pubblica. Per l'allestimento della mostra la presidente del Consiglio comunale Maria Antonia Cucuzza ha messo a disposizione il corridoio centrale del Comune e l'inaugurazione di oggi, presentata dalla presidente del club fanese Maria Elisa Candiracci, vedrà interventi dell'esponente ambientalista Simonetta Alfassio Grimaldi, del dirigente scolastico Giuseppina Cecchini, dell'archivista Maria Neve Fogliamanzillo, dell'assessore all'ambiente e al traffico Fabio Gabbianelli, del presidente Aset Giovanni Mattioli, dell'archeologo Valeria Purcaro e della psicoterapeuta Maria Laura Veronese. Di particolare interesse, poi, i commenti dei ragazzi autori degli scatti della mostra che rimarrà aperta al pubblico fino a metà maggio.
M.G.

Servono commenti? Meglio tacere per non urtare la bile, già colma. Fino a quando porteremo pazienza?

Lorenzo Amaduzzi


In un'epoca in cui è decisivo per la stessa sopravvivenza della Specie porre un limite attivo, oltrechè culturale, allo strapotere del macchinico - nella fattispecie in questione l'ennesimo evento motoristico in programma nella nostra città - non è necessario essere ambientalisti convinti per comprendere i danni che iniziative di tal fatta, peraltro le sole ad onorarne l'immagine turistica, siano definibili con un unico termine: irreparabili. Considerare quel lembo di spiaggia sabbiosa alla stregua di una distesa di dune desertiche è un atto di arroganza insopportabile e di ottusa miopia politica. Dimostra l'incapacità di concepire iniziative ed eventi attrattivi che non abbiano altro riferimento che il foro dei tubi di scarico, di terra o di cielo poco importa, dei motori a scoppio. Per non dire d'altro.

Lorenzo Amaduzzi

lunedì 21 aprile 2008

QUID QUOD QUAD

Non è vero che siamo tutti sulla stessa barca.

Caro Sindaco,
ieri, domenica, alcuni marciapiedi della nostra città si sono trasformati, per la straordinaria affluenza allo Yacht Festival, in area di sosta supplementare per una moltitudine di SUV. Tanto per manifestarLe, dal consueto osservatorio di comune cittadino e senza alcuna spocchia moralistica, il compiacimento per il successo di una manifestazione che conferma l'eccellenza di un distretto produttivo ormai radicato nel territorio ed affermato internazionalmente. E' così vero che, contrariamente all'opinione di un comune amico, che nell'area portuale vedrebbe meglio - si tratta, ovviamente, di un'affermazione iperbolica - il Festival dell'Unità, ritengo invece che dall'opulenza di pochi possa scaturire un utile benessere anche per chi non si cura di investire risorse intellettuali e materiali per ottenere il Lusso come stile di vita. A condizione, però, che ad un'ostentazione così potente corrisponda un proporzionale (con)tributo fiscale alle casse dell'Erario. E' la riflessione, non così originale forse, che ha tenuto occupata la mia mente durante i quattro passi compiuti sul lungomare stracolmo di gente comune che, in buona parte, avrebbe concluso la giornata di riposo con una cena al "Pesce Azzurro", al costo di 10 Euro a persona. Allora, mi sono detto, quale occasione migliore di questa per individuare, fisicamente, faccia a faccia, direi, i tanti contribuenti sbadati che si scordano di dichiarare per intero le loro fortune, a danno di quel segmento di popolazione, sempre più numeroso, ahimè, che fatica a raggiungere la fine del mese e, magari, si spinge a rubare una confezione di sottilette al supermercato, con la conseguenza di incrementare il lavoro del nostro malconcio apparato giudiziario, già così sovraccarico di impegni nell'amministrazione ordinaria? Bene, caro Sindaco, gliene dico un'altra, poi chiudo: qualche giorno fa, sempre da quelle parti, assistevo agli arroganti schiamazzi di un gruppo di giovani magrebini - presumo - che sfottevano alcuni operai che lavoravano alla sistemazione stagionale dei Bagni Carlo mentre, poco dopo, lungo viale Adriatico transitava una Porsche cabriolet con alla guida un giovanissimo, probabilmente neo-patentato, con a fianco la ragazza che teneva sulle ginocchia un cagnolino, di quelli così di moda nelle famiglie bene. Non ho potuto fare a meno di trarre le mie personalissime quanto amare conclusioni: ci siamo talmente ingrassati, come società, come città e come civiltà che diventa politicamente inevitabile - Le dico di più - eticamente ineccepibile, essere disarcionati nei privilegi dal giovane mondo dei diseredati. Il guaio è che toccherà al popolo del "Pesce Azzurro" e non a quello degli Yacht subire le umiliazioni che ne deriveranno. Le confesso che a me piacerebbe che la storia non si ripetesse e che l'orizzonte del destino in cui s'inscrive il futuro di mia figlia e dei miei nipoti fosse meno oscuro ed incerto.
Sempre cordialmente.

Lorenzo Amaduzzi

A ciascuno il suo.

L'arredo urbano? Famolo strano.