domenica 31 maggio 2009

In attesa di riscontro: si replica.

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano:

Stefano Aguzzi
Carlo De Marchi
Federico Valentini

loro sedi

e p.c.
Fondazione Carifano
Fondazione Montanari
Assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Marche
agli Organi di Stampa locale
ai tanti amici eticamente sostenibili


Cari Candidati,
voglio dichiararVi di tenere profondamente al decoro urbano ed al progresso civile e culturale della nostra città. Sento il dovere, perciò, di esprimere la mia personale visione - stimandola un contributo lucido e costruttivo, per quanto critico – in merito alle condizioni più problematiche della vita comunitaria. Fatto salvo che in materia di urbanistica, di promozione turistica, nonché di salvaguardia del territorio e sviluppo delle attività produttive, sono dell’opinione che:

sia sconveniente ed insostenibile puntare in modo esclusivo sul business aeroportuale;

sia urgente porre attenzione fattiva alla salvaguardia del bello urbano; basta guardarsi attorno: un altro Centro Commerciale all’ex Molino Albani, vie del Centro Storico abbandonate alla marginalità e al degrado, una periferia che dilata i propri confini unicamente secondo la logica dell’interesse particolare, la paralizzante condizione della viabilità cittadina e la sconsolata assenza di verde pubblico;

sia lungimirante favorire, sostenere e promuovere l’impresa dell’intelligenza diffusa, quella che occupa il territorio con discrezione e preserva l’ambiente con le tecnologie meno invasive, detto con una metafora alla moda, più software e meno hardware;

sia matura l’epoca, anche a Fano, per dare corso ad efficaci politiche di marketing territoriale;

sia scelta categorica fare un uso non privato dei beni pubblici;

è al settore della Conoscenza, diciamo della Cultura in generale, su cui concentro la mia spassionata ed appassionata attenzione, dal momento che nessuno oggi sarebbe in grado di negare che investire sulla Ricerca e sulla Creatività possa garantire – certo, non in tempi brevi – un prestigioso ritorno di Immagine per la città, con prospettive economiche di assoluto valore.
In ragione di ciò, mi permetto di sottolineare con forza l’urgenza di non correre il rischio di adottare odiosi criteri di tipo clientelare, quindi estranei alla corretta stima delle competenze, nella nomina di responsabili istituzionali, come nel caso – prossimo a venire – del Presidente della Fondazione Federiciana.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, il clima e le promesse che si percepiscono provenire dai Vostri apparati sono tutt’altro che rassicuranti in proposito.
Qualora venissero accolte le istanze – legittime, ma improprie – di alcuni settori culturali cittadini, verrebbe meno l’obiettivo - questo, sì, politicamente imprescindibile - di offrire alle giovani generazioni una fondamentale occasione di formazione per il proprio futuro.
E’ giusto l’indirizzo espresso da persona con competenze di eccellenza in materia di gestione degli apparati digitali (senza i quali non esisterebbe multimedialità alcuna) che potrebbe garantire l’obiettivo primario di esprimere progetti di alto tenore creativo ed innovativo.
Mi permetto, forte di ben collaudate esperienze personali, di indicare nell’appartenenza anagrafica alla generazione dei quarantenni, nella pertinemza del curriculum formativo-lavorativo alla specificità multimediale, nell’esperienza progettuale in campo digitale e nella conoscenza delle lingue estere, i criteri di valutazione delle candidature al ruolo di Presidente della Memo.
Va da sè che queste mie aspettative di cittadino facciano riferimento a modelli di comportamento etico, oltrechè politico, che ciascuno di Voi e dalla propria parte, non vorrà misconoscere. Se non altro, in linea di principio.
Buona competizione,

Lorenzo Amaduzzi
lorenzo.amaduzzi@tele2.it


P.S.: Non essendo identificabile come personaggio pubblico, nè mirando in alcun modo a diventarlo suggerisco, a chi volesse sapere di me, di sfogliare i seguenti indirizzi Web:

http://fanumfortunae.blogspot.com
http://forumfortunae.blogspot.com
http://paradigmi.blogspot.com

Credo potrà ricavarne l’idea che queste righe non siano motivate da alcun interesse personale e che, anzi, parafrasando la nota lista elettorale, mirino unicamente ad anteporre il Bene Comune ad ogni deriva di parte.

sabato 30 maggio 2009

In attesa di riscontro: si replica..

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano:

Stefano Aguzzi
Carlo De Marchi
Federico Valentini

loro sedi

e p.c.
Fondazione Carifano
Fondazione Montanari
Assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Marche
agli Organi di Stampa locale
ai tanti amici eticamente sostenibili


Cari Candidati,
voglio dichiararVi di tenere profondamente al decoro urbano ed al progresso civile e culturale della nostra città. Sento il dovere, perciò, di esprimere la mia personale visione - stimandola un contributo lucido e costruttivo, per quanto critico – in merito alle condizioni più problematiche della vita comunitaria. Fatto salvo che in materia di urbanistica, di promozione turistica, nonché di salvaguardia del territorio e sviluppo delle attività produttive, sono dell’opinione che:

sia sconveniente ed insostenibile puntare in modo esclusivo sul business aeroportuale;

sia urgente porre attenzione fattiva alla salvaguardia del bello urbano; basta guardarsi attorno: un altro Centro Commerciale all’ex Molino Albani, vie del Centro Storico abbandonate alla marginalità e al degrado, una periferia che dilata i propri confini unicamente secondo la logica dell’interesse particolare, la paralizzante condizione della viabilità cittadina e la sconsolata assenza di verde pubblico;

sia lungimirante favorire, sostenere e promuovere l’impresa dell’intelligenza diffusa, quella che occupa il territorio con discrezione e preserva l’ambiente con le tecnologie meno invasive, detto con una metafora alla moda, più software e meno hardware;

sia matura l’epoca, anche a Fano, per dare corso ad efficaci politiche di marketing territoriale;

sia scelta categorica fare un uso non privato dei beni pubblici;

è al settore della Conoscenza, diciamo della Cultura in generale, su cui concentro la mia spassionata ed appassionata attenzione, dal momento che nessuno oggi sarebbe in grado di negare che investire sulla Ricerca e sulla Creatività possa garantire – certo, non in tempi brevi – un prestigioso ritorno di Immagine per la città, con prospettive economiche di assoluto valore.
In ragione di ciò, mi permetto di sottolineare con forza l’urgenza di non correre il rischio di adottare odiosi criteri di tipo clientelare, quindi estranei alla corretta stima delle competenze, nella nomina di responsabili istituzionali, come nel caso – prossimo a venire – del Presidente della Fondazione Federiciana.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, il clima e le promesse che si percepiscono provenire dai Vostri apparati sono tutt’altro che rassicuranti in proposito.
Qualora venissero accolte le istanze – legittime, ma improprie – di alcuni settori culturali cittadini, verrebbe meno l’obiettivo - questo, sì, politicamente imprescindibile - di offrire alle giovani generazioni una fondamentale occasione di formazione per il proprio futuro.
E’ giusto l’indirizzo espresso da persona con competenze di eccellenza in materia di gestione degli apparati digitali (senza i quali non esisterebbe multimedialità alcuna) che potrebbe garantire l’obiettivo primario di esprimere progetti di alto tenore creativo ed innovativo.
Mi permetto, forte di ben collaudate esperienze personali, di indicare nell’appartenenza anagrafica alla generazione dei quarantenni, nella pertinemza del curriculum formativo-lavorativo alla specificità multimediale, nell’esperienza progettuale in campo digitale e nella conoscenza delle lingue estere, i criteri di valutazione delle candidature al ruolo di Presidente della Memo.
Va da sè che queste mie aspettative di cittadino facciano riferimento a modelli di comportamento etico, oltrechè politico, che ciascuno di Voi e dalla propria parte, non vorrà misconoscere. Se non altro, in linea di principio.
Buona competizione,

Lorenzo Amaduzzi
lorenzo.amaduzzi@tele2.it


P.S.: Non essendo identificabile come personaggio pubblico, nè mirando in alcun modo a diventarlo suggerisco, a chi volesse sapere di me, di sfogliare i seguenti indirizzi Web:

http://fanumfortunae.blogspot.com
http://forumfortunae.blogspot.com
http://paradigmi.blogspot.com

Credo potrà ricavarne l’idea che queste righe non siano motivate da alcun interesse personale e che, anzi, parafrasando la nota lista elettorale, mirino unicamente ad anteporre il Bene Comune ad ogni deriva di parte.

venerdì 29 maggio 2009

In attesa di riscontro: si replica.

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano:

Stefano Aguzzi
Carlo De Marchi
Federico Valentini

loro sedi

e p.c.
Fondazione Carifano
Fondazione Montanari
Assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Marche
agli Organi di Stampa locale
ai tanti amici eticamente sostenibili


Cari Candidati,
voglio dichiararVi di tenere profondamente al decoro urbano ed al progresso civile e culturale della nostra città. Sento il dovere, perciò, di esprimere la mia personale visione - stimandola un contributo lucido e costruttivo, per quanto critico – in merito alle condizioni più problematiche della vita comunitaria. Fatto salvo che in materia di urbanistica, di promozione turistica, nonché di salvaguardia del territorio e sviluppo delle attività produttive, sono dell’opinione che:

sia sconveniente ed insostenibile puntare in modo esclusivo sul business aeroportuale;

sia urgente porre attenzione fattiva alla salvaguardia del bello urbano; basta guardarsi attorno: un altro Centro Commerciale all’ex Molino Albani, vie del Centro Storico abbandonate alla marginalità e al degrado, una periferia che dilata i propri confini unicamente secondo la logica dell’interesse particolare, la paralizzante condizione della viabilità cittadina e la sconsolata assenza di verde pubblico;

sia lungimirante favorire, sostenere e promuovere l’impresa dell’intelligenza diffusa, quella che occupa il territorio con discrezione e preserva l’ambiente con le tecnologie meno invasive, detto con una metafora alla moda, più software e meno hardware;

sia matura l’epoca, anche a Fano, per dare corso ad efficaci politiche di marketing territoriale;

sia scelta categorica fare un uso non privato dei beni pubblici;

è al settore della Conoscenza, diciamo della Cultura in generale, su cui concentro la mia spassionata ed appassionata attenzione, dal momento che nessuno oggi sarebbe in grado di negare che investire sulla Ricerca e sulla Creatività possa garantire – certo, non in tempi brevi – un prestigioso ritorno di Immagine per la città, con prospettive economiche di assoluto valore.
In ragione di ciò, mi permetto di sottolineare con forza l’urgenza di non correre il rischio di adottare odiosi criteri di tipo clientelare, quindi estranei alla corretta stima delle competenze, nella nomina di responsabili istituzionali, come nel caso – prossimo a venire – del Presidente della Fondazione Federiciana.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, il clima e le promesse che si percepiscono provenire dai Vostri apparati sono tutt’altro che rassicuranti in proposito.
Qualora venissero accolte le istanze – legittime, ma improprie – di alcuni settori culturali cittadini, verrebbe meno l’obiettivo - questo, sì, politicamente imprescindibile - di offrire alle giovani generazioni una fondamentale occasione di formazione per il proprio futuro.
E’ giusto l’indirizzo espresso da persona con competenze di eccellenza in materia di gestione degli apparati digitali (senza i quali non esisterebbe multimedialità alcuna) che potrebbe garantire l’obiettivo primario di esprimere progetti di alto tenore creativo ed innovativo.
Mi permetto, forte di ben collaudate esperienze personali, di indicare nell’appartenenza anagrafica alla generazione dei quarantenni, nella pertinemza del curriculum formativo-lavorativo alla specificità multimediale, nell’esperienza progettuale in campo digitale e nella conoscenza delle lingue estere, i criteri di valutazione delle candidature al ruolo di Presidente della Memo.
Va da sè che queste mie aspettative di cittadino facciano riferimento a modelli di comportamento etico, oltrechè politico, che ciascuno di Voi e dalla propria parte, non vorrà misconoscere. Se non altro, in linea di principio.
Buona competizione,

Lorenzo Amaduzzi
lorenzo.amaduzzi@tele2.it


P.S.: Non essendo identificabile come personaggio pubblico, nè mirando in alcun modo a diventarlo suggerisco, a chi volesse sapere di me, di sfogliare i seguenti indirizzi Web:

http://fanumfortunae.blogspot.com
http://forumfortunae.blogspot.com
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Credo potrà ricavarne l’idea che queste righe non siano motivate da alcun interesse personale e che, anzi, parafrasando la nota lista elettorale, mirino unicamente ad anteporre il Bene Comune ad ogni deriva di parte.

giovedì 28 maggio 2009

In attesa di riscontro: si replica.

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano:

Stefano Aguzzi
Carlo De Marchi
Federico Valentini

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e p.c.
Fondazione Carifano
Fondazione Montanari
Assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Marche
agli Organi di Stampa locale
ai tanti amici eticamente sostenibili


Cari Candidati,
voglio dichiararVi di tenere profondamente al decoro urbano ed al progresso civile e culturale della nostra città. Sento il dovere, perciò, di esprimere la mia personale visione - stimandola un contributo lucido e costruttivo, per quanto critico – in merito alle condizioni più problematiche della vita comunitaria. Fatto salvo che in materia di urbanistica, di promozione turistica, nonché di salvaguardia del territorio e sviluppo delle attività produttive, sono dell’opinione che:

sia sconveniente ed insostenibile puntare in modo esclusivo sul business aeroportuale;

sia urgente porre attenzione fattiva alla salvaguardia del bello urbano; basta guardarsi attorno: un altro Centro Commerciale all’ex Molino Albani, vie del Centro Storico abbandonate alla marginalità e al degrado, una periferia che dilata i propri confini unicamente secondo la logica dell’interesse particolare, la paralizzante condizione della viabilità cittadina e la sconsolata assenza di verde pubblico;

sia lungimirante favorire, sostenere e promuovere l’impresa dell’intelligenza diffusa, quella che occupa il territorio con discrezione e preserva l’ambiente con le tecnologie meno invasive, detto con una metafora alla moda, più software e meno hardware;

sia matura l’epoca, anche a Fano, per dare corso ad efficaci politiche di marketing territoriale;

sia scelta categorica fare un uso non privato dei beni pubblici;

è al settore della Conoscenza, diciamo della Cultura in generale, su cui concentro la mia spassionata ed appassionata attenzione, dal momento che nessuno oggi sarebbe in grado di negare che investire sulla Ricerca e sulla Creatività possa garantire – certo, non in tempi brevi – un prestigioso ritorno di Immagine per la città, con prospettive economiche di assoluto valore.
In ragione di ciò, mi permetto di sottolineare con forza l’urgenza di non correre il rischio di adottare odiosi criteri di tipo clientelare, quindi estranei alla corretta stima delle competenze, nella nomina di responsabili istituzionali, come nel caso – prossimo a venire – del Presidente della Fondazione Federiciana.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, il clima e le promesse che si percepiscono provenire dai Vostri apparati sono tutt’altro che rassicuranti in proposito.
Qualora venissero accolte le istanze – legittime, ma improprie – di alcuni settori culturali cittadini, verrebbe meno l’obiettivo - questo, sì, politicamente imprescindibile - di offrire alle giovani generazioni una fondamentale occasione di formazione per il proprio futuro.
E’ giusto l’indirizzo espresso da persona con competenze di eccellenza in materia di gestione degli apparati digitali (senza i quali non esisterebbe multimedialità alcuna) che potrebbe garantire l’obiettivo primario di esprimere progetti di alto tenore creativo ed innovativo.
Mi permetto, forte di ben collaudate esperienze personali, di indicare nell’appartenenza anagrafica alla generazione dei quarantenni, nella pertinemza del curriculum formativo-lavorativo alla specificità multimediale, nell’esperienza progettuale in campo digitale e nella conoscenza delle lingue estere, i criteri di valutazione delle candidature al ruolo di Presidente della Memo.
Va da sè che queste mie aspettative di cittadino facciano riferimento a modelli di comportamento etico, oltrechè politico, che ciascuno di Voi e dalla propria parte, non vorrà misconoscere. Se non altro, in linea di principio.
Buona competizione,

Lorenzo Amaduzzi
lorenzo.amaduzzi@tele2.it


P.S.: Non essendo identificabile come personaggio pubblico, nè mirando in alcun modo a diventarlo suggerisco, a chi volesse sapere di me, di sfogliare i seguenti indirizzi Web:

http://fanumfortunae.blogspot.com
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Credo potrà ricavarne l’idea che queste righe non siano motivate da alcun interesse personale e che, anzi, parafrasando la nota lista elettorale, mirino unicamente ad anteporre il Bene Comune ad ogni deriva di parte.

martedì 26 maggio 2009

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano.

Lettera aperta ai Candidati Sindaco della Città di Fano:

Stefano Aguzzi
Carlo De Marchi
Federico Valentini

loro sedi

e p.c.
Fondazione Carifano
Fondazione Montanari
Assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Marche
agli Organi di Stampa locale
ai tanti amici eticamente sostenibili


Cari Candidati,
voglio dichiararVi di tenere profondamente al decoro urbano ed al progresso civile e culturale della nostra città. Sento il dovere, perciò, di esprimere la mia personale visione - stimandola un contributo lucido e costruttivo, per quanto critico – in merito alle condizioni più problematiche della vita comunitaria. Fatto salvo che in materia di urbanistica, di promozione turistica, nonché di salvaguardia del territorio e sviluppo delle attività produttive, sono dell’opinione che:

sia sconveniente ed insostenibile puntare in modo esclusivo sul business aeroportuale;

sia urgente porre attenzione fattiva alla salvaguardia del bello urbano; basta guardarsi attorno: un altro Centro Commerciale all’ex Molino Albani, vie del Centro Storico abbandonate alla marginalità e al degrado, una periferia che dilata i propri confini unicamente secondo la logica dell’interesse particolare, la paralizzante condizione della viabilità cittadina e la sconsolata assenza di verde pubblico;

sia lungimirante favorire, sostenere e promuovere l’impresa dell’intelligenza diffusa, quella che occupa il territorio con discrezione e preserva l’ambiente con le tecnologie meno invasive, detto con una metafora alla moda, più software e meno hardware;

sia matura l’epoca, anche a Fano, per dare corso ad efficaci politiche di marketing territoriale;

sia scelta categorica fare un uso non privato dei beni pubblici;

è al settore della Conoscenza, diciamo della Cultura in generale, su cui concentro la mia spassionata ed appassionata attenzione, dal momento che nessuno oggi sarebbe in grado di negare che investire sulla Ricerca e sulla Creatività possa garantire – certo, non in tempi brevi – un prestigioso ritorno di Immagine per la città, con prospettive economiche di assoluto valore.
In ragione di ciò, mi permetto di sottolineare con forza l’urgenza di non correre il rischio di adottare odiosi criteri di tipo clientelare, quindi estranei alla corretta stima delle competenze, nella nomina di responsabili istituzionali, come nel caso – prossimo a venire – del Presidente della Fondazione Federiciana.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, il clima e le promesse che si percepiscono provenire dai Vostri apparati sono tutt’altro che rassicuranti in proposito.
Qualora venissero accolte le istanze – legittime, ma improprie – di alcuni settori culturali cittadini, verrebbe meno l’obiettivo - questo, sì, politicamente imprescindibile - di offrire alle giovani generazioni una fondamentale occasione di formazione per il proprio futuro.
E’ giusto l’indirizzo espresso da persona con competenze di eccellenza in materia di gestione degli apparati digitali (senza i quali non esisterebbe multimedialità alcuna) che potrebbe garantire l’obiettivo primario di esprimere progetti di alto tenore creativo ed innovativo.
Mi permetto, forte di ben collaudate esperienze personali, di indicare nell’appartenenza anagrafica alla generazione dei quarantenni, nella pertinemza del curriculum formativo-lavorativo alla specificità multimediale, nell’esperienza progettuale in campo digitale e nella conoscenza delle lingue estere, i criteri di valutazione delle candidature al ruolo di Presidente della Memo.
Va da sè che queste mie aspettative di cittadino facciano riferimento a modelli di comportamento etico, oltrechè politico, che ciascuno di Voi e dalla propria parte, non vorrà misconoscere. Se non altro, in linea di principio.
Buona competizione,

Lorenzo Amaduzzi
lorenzo.amaduzzi@tele2.it


P.S.: Non essendo identificabile come personaggio pubblico, nè mirando in alcun modo a diventarlo suggerisco, a chi volesse sapere di me, di sfogliare i seguenti indirizzi Web:

http://fanumfortunae.blogspot.com
http://forumfortunae.blogspot.com
http://paradigmi.blogspot.com

Credo potrà ricavarne l’idea che queste righe non siano motivate da alcun interesse personale e che, anzi, parafrasando la nota lista elettorale, mirino unicamente ad anteporre il Bene Comune ad ogni deriva di parte.

sabato 16 maggio 2009

Voi, lo vedete bene, Valentini?

Tra non molto vi dirò come lo vedo io. Stamattina, sentiremo cos'ha da dirci con un PROGETTO AD ARTE. La corte degli intellettuali fanesi, frattanto, ha la bava alla bocca: si preannuncia qualche fetta di torta da portarsi a casa. Salvo, però, strizzare l'occhio dall'altra parte - leggasi Aguzzi - , che dagli umori che si respirano in città, sembra sia riconfermato sindaco già prima del voto! Li terremo d'occhio.

domenica 3 maggio 2009

FIAT compra Chrysler, ma qui c'è chi compra DODGE. E' proprio vero, gli Americani siamo noi. O meglio: agli evasori nostrani i SUV piacciono strani.




Donne e motori. Ai cittadini fanesi, i dolori.


E' ora di dire BASTA a questo genere di festa!






Cinelli se ne frega dei QUOD e della Lega.



Apoteosi delle nevrosi.

Si fa fatica a comprendere come, in un'epoca di stravolgimenti radicali del paradigna economico, della pervasività tecnologica, delle incertezze antropologiche, la promozione turistica di una città come la nostra (sarebbe meglio dire, la loro), con quella come vocazione primaria, si insista pervicacemente con una iniziativa ai limiti della legalità (ci sono norme che tutelano l'ambiente a la salute dei cittadini) che contraddice l'intelligenza di chi dovrebbe, invece, sforzarsi di proporre eventi dolci, leggeri, silenziosi, in altre parole: sostenibili. Un esempio concreto: mentre oggi qui, a Fano, si celebrano le nefandezze rumorose, puzzolenti ed inquinanti dei motori a scoppio, a Cervia si fanno volare gli aquiloni. Tra gli spettatori, molti fanesi. Questi sì, intelligenti.