venerdì 26 settembre 2014

Non ho fatto un selfie davanti la Saletta Nolfi.

Come non ricordare l'epoca in cui varcare quella porta, qui volgarmente ostruita da un deposito di cartoni per la cosiddetta raccolta differenziata, significava fare scorrere lo sguardo su serie di opere esposte alle pareti, mentre valeva il pretesto per incontrare i soliti noti? Il segno dei tempi orienta oggi la propria cura su consuetudini a più alto tasso alcoolico, magari con qualche puntina di polvere bianca a sostegno. Non sarà certo un'ex sagrestia a favorire il bisogno di vuoto che pare essersi impossessato, oltre ogni segnale di appartenenza anagrafica, dell'anonimo popolo degli smartphones. Nè, tantomeno, se ne cura di preservarne memoria e funzione chi dovrebbe, secondo missione, tutelarne stato ed uso istituzionali. 

mercoledì 17 settembre 2014

Segnaletica bisbetica.

Ti siedi sul bordo della fontana della Fortuna con la piazza alle spalle ed osservi ciò che ti sta di fronte. Potrebbe parere che, data l'ora - sono quasi le 24 - , non passi anima viva per via U. de Pili(https://www.google.it/maps/place/Fano+PU/@43.8430278,13.0173096,3a,89.5y,48.4h,94.74t/data=!3m4!1e1!3m2!1s2PtJksmMcqb3zhBr2r5p0w!2e0!4m2!3m1!1s0x132d105e7324a691:0x477a64d9766b3c0a). Non è così: nel breve volgere di qualche minuto ben due automobili giungono all'incrocio di Corso Matteotti e finiscono col parcheggiare agevolmente sul selciato che fronteggia la Chiesa di San Silvestro. Questione di segnaletica, di civiltà o di stronze aderenze?

giovedì 4 settembre 2014

Con Pasta di Montagna, non solo il gusto ci guadagna.


Visti i tempi che corrono, dovrebbe risultare impresa titanica "colorare le aziende", eppure c'è chi, con nobili patrocinii, riesce a fare passare per innovativa azione di marketing un evento - letteralmente - di facciata, singolare unicamente per chi ci guadagna: Pasta di Montagna 

domenica 31 agosto 2014

Tra Ponente e Levante, non ci si è fatti mancare niente.

Ci ho ripensato. Evito di illustrare con una fotografia lo sdegno che vorrei si evincesse da queste poche parole: non desta meraviglia che gli eventi agostani del Lido si siano conclusi con le urla da merendero del rapper de noiantri, o giù di lì. Mi sono portato fino a casa l'eco di quelle frasi idiote. Cioè, a tre chilometri di distanza. Sul posto, invece, il gusto per lo stordimento da decibel pareva entusiasmare il popolo della notte all'aperto sul lungomare, ma chi sa quanto lo siano stati i clienti dell'Hotel Astoria e, più ancora, quelli dell'Hotel Plaza, letteralmente avvolti da un polifonico quanto distorto surround? Ammesso, ma non concesso, ci sia stato qualcuno che abbia rinunciato al riposo notturno. 

Chi paga il conto del selciato unto?

L'estate delle sagre volge al termine. Anche appena insediata, la neo-amministrazione di Centro-Sinistra avrebbe potuto evitare il puntuale ripetersi (http://forumfortunae.blogspot.it/2012/08/chi-paga-il-conto-del-selciato-unto.htmldi comportamenti incivili da parte dei salsicciari ambulanti che riversano chilate d'olio esausto direttamente sul selciato di quell'area urbana chiamata Pincio, pure reclamata monumentale e di assoluto pregio archeologico dai maggiorenti della cultura cittadina. 


venerdì 29 agosto 2014

Ultimi fuochi.

Chiude con mangiafuoco l'estate - si fa per dire -, certamente più bagnata che infuocata. In ogni caso, carica d'ogni sorta di prelibatezze al colesterolo spinto. I selciati, romani e non, potranno trattenere come decoro, almeno fino a primavera 2015, quelle ornamentali chiazze d'unto a mò d'installazione site-specific. Dire che c'è ancora qualcuno che lamenta il vuoto culturale della città, magari invocando una svolta alla Kassel (http://www.documenta.de/)!

Sei di Fano e fai l'Indiano?

Col turbante in testa, la barba ed il taglio della chioma di ordinanza, il sandalo infradito ed il pantalone alla zuava che scodinzola assecondando le movenze del barboncino al guinzaglio, ecco il look distintivo esibito dal giovane fanese appena rientrato da Londra. Benestante, ma di indole rivoluzionaria, importa d'oltre Manica quel che serve per essere trendy al giovane popolo locale, oramai di necessità multietnico. E' il profilo del fascista di sinistra. Almeno così direbbe l'Autore.

venerdì 22 agosto 2014

Tant per rida.


Circola notizia sui media locali che il nostrano regista Henry Secchiaroli si sia avvalso, per esigenze di copione, della collaborazione della Questura di Pesaro-Urbino per girare alcune scene del suo film natalizio. Pare che l’arrivo delle macchine della questura, agenti che corrono, auto civetta che ripartono a sirene spiegate abbiano inscenato un’operazione di polizia in piena regola, ieri e martedì all’aeroporto e alla Sassonia. Era tutto finto, pure il pieno di benzina,la batteria scarica delle auto, poliziotti compresi: erano manichini. Quelli veri erano a presidiare il Territorio, a garantire la sicurezza dei cittadini fanesi e non.

giovedì 21 agosto 2014

Tuoni, fulmini e saette.


Qualche giorno fa, il Signor Trasarti arringò il popolo dei propri fedeli dal laico pulpito della Rotonda, esortandolo a risorgere dal declino urbano. Fermo restando che la predica da quel palcoscenico da salsero già da sè allontana dal vero, ci si chiede con quale Autorità - morale, politica? - costui tuoni contro i malanni di una città governata, fino a qualche giorno prima, dagli sponsor del suo Magistero. Gli risponde per le rime e con tono altrettanto arrogante, dapprima nel giorno dell'assunta in cielo a tempo indeterminato, ieri sulle pagine locali de "Il Resto del Carlino", tale Francesca Arduini, nota esponente dell'Associazione per lo Sbattezzo (http://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_per_lo_Sbattezzo). Ora, non resta che attendere le risposte - progetti ed azioni concrete di buon governo - da parte di chi amministra la città alle ingerenze del Potere religioso, da un lato, ed alle farneticazioni da minoranza frustrata, dall'altro.

mercoledì 20 agosto 2014

Un, due, tre, cha cha cha.

L'estate fanese trascorre al ritmo scandito dal salsero, che ne diventa il simbolo, per il successo di pubblico e per la vantaggiosa gratuità dello spettacolo in tempo di crisi economica.Se la movida notturna del Lido è affidata ai balletti per pulzelle a suon di Rumba, qui in Sassonia - tradizionale passeggiata del popolo in età geriatrica - il tentativo di confondere le generazioni sembra riuscito grazie ad un tendone, un palchetto per comizi e l'instancabile energia del salsero, appunto. Nulla di che. La più parte delle persone vuol divertirsi così e la risposta è adeguata. Coloro, come il sottoscritto, che non amano nessun genere di baccano e magari auspicherebbero un'offerta turistica meno sguaiata e grossolana, meglio si appartino altrove, ammesso e non concesso giunga comunque loro l'eco di simili entusiasmi da pista da ballo.

domenica 27 luglio 2014

Sassonia Baywatch.

Già adolescente frequentavo questo tratto della spiaggia libera di Sassonia. Ci torno ancora, abitualmente. Nel tempo in cui imparai a nuotare - ne son passati di anni! - non c'erano bagnini comunali, tantomeno campeggiatori sui sassi. Oggi, invece, tutto è possibile: basta stare in Pace e Ricordarsi, che sò, di fare la spesa almeno una volta la settimana. In barba a qualsivoglia senso civico. Un esempio di masochistico lassez-faire, tra i tanti possibili nella nostra città. Teniamoci larghi: in tutto il Paese.

venerdì 25 luglio 2014

Binario morto.

Compromettere definitivamente il ripristino della tratta ferroviaria Fano-Urbino attraverso la modifica strutturale del percorso in pista ciclabile, significa compiere un'azione politica miope e senza Visione alcuna sulle prospettive di valorizzazione turistica e culturale - si pensi al corso parallelo della storica Statale Flaminia, per fare un solo esempio - di un territorio così denso di risorse archeo-paesaggistiche che soltanto un idiota potrebbe decidere di disfarsene per far posto alle suggestioni di una rozza ideologia ecosostenibile. Cioè incapace, giacchè priva delle più elementari dotazioni culturali, di immaginare lo sviluppo del nostro territorio in termini di opportunità. Che non significa rinuciare alla costruzione di un percorso ciclabile, bensì di coniugarlo con la riedizione aggiornata di un mezzo di trasporto collettivo. Va da sè che la questione non è riducibile a questa semplice e polemica proposizione.

mercoledì 16 luglio 2014

Cacofonie da salsero.


Il legame con la mia città, nell'epoca dello Smartphone e dei Social, si è fatto più partecipe, ma tanto umorale quanto conflittuale. Così che l'idea dell'ultima fuga alimenta costantemente l'insofferenza per quanto mi è ormai impossibile condividere: il degrado delle cose che contano ed i costumi ridotti alla nenia dell'indifferenza, purchè i decibel servano a stordirsi e stordire gli ignari. Ma siccome sono le leggi di mercato ad essere vincenti - per prima, quella della domanda e dell'offerta - ecco che gli spazi di quiete che vado cercando finiscono con lo sconfinare ai margini del sentire comune. Dopo avere attraversato, nell'ora di punta notturna, i luoghi dove insistono i vacanzieri, le cacofonie da salsero hanno turbato il mio pensiero. 

martedì 15 luglio 2014

Citazione, con dedica ai nostrani politici di professione.

" I politici hanno la capacità di svuotare di significato non solo le parole, ma anche il linguaggio in generale. Spogliano a tal punto le parole del loro senso originario da renderle gusci vuoti, che nascondono attivamente i modi ed i motivi per cui ci potrebbero riguardare. Per pronunciare la parola "pace"ci vorrebbe proprio un bambino, o per usarla un poeta." pp. 16

venerdì 11 luglio 2014

Post-it.

E' pur vero che la Mediateca (http://bibliofano.blogspot.it/) non è luogo di raccoglimento, ma è certo il prestigio della sua azione possa essere rilevato dalla qualità culturale delle iniziative a cartellone, nonchè dal tipo di acquisizioni portate a termine nel corso degli anni. Ad un frequentatore della prim'ora, presto disaffezionato, non è certo concesso fare osservazioni di sorta. Tuttavia, mi riservo di avanzare il rammarico, del tutto personale, per non avere ancora - a distanza di quattro anni dall'inaugurazione - assistito ad un solo evento di sapore extra-cittadino come, invece, avrebbe dovuto essere. Anzi, ben oltre. Se il luogo, cuore della città, avesse continuato ad ospitare la sede della Scuola Elementare "Luigi Rossi", forse guarderemmo con più fiducia al futuro culturale e, perchè no?, turistico della nostra citta. Non ci resta che contare sull'impegno del neo-assessore, certi che avrà Memoria e Pacifica cura del nostro disagio di cittadini appassionati.

lunedì 7 luglio 2014

Occorre far luce sul ponte.


E' stato scongiurato il rischio di vedere il nuovo ponte sul porto-canale illuminato da lampade votive, dal momento che con un'autotassazione - su base volontaria, dunque - da parte dei dirigenti comunali che superano i 100 mila euro lordi di stipendio annuo si provvederà a coprire, fino a che non avranno raggiunto l'età pensionabile, le spese per la messa in opera dell'impianto e della relativa manutenzione. Su suggerimento di Papa Francesco. Amen.

domenica 6 luglio 2014

La notte dei saldi senza soldi.

A quest'ora del giorno appresso, la notte dei saldi senza soldi volge al termine: le serrande dei negozi si abbassano e la gente scema, verso casa. Ecco la conferma che "se la merce è un fatto antropologico totale è perchè nel rapporto con le cose si abbrevia e si reifica l'intero essere al mondo dell'uomo, non solo il suo essere-sociale(*).
(*) Emanuele Coccia, Il bene nelle cose. La pubblicità come discorso morale., Il Mulino, 2014 

mercoledì 2 luglio 2014

Pincio al plastico.

Ce l'hanno fatta per la seconda volta. L'arredo dell'area monumentale del Pincio, così millimetricamente preziosa per le suggestioni storiche che richiama anche alla mente degli stolti, necessitava di essere completato da ingombranti e goffe didascalie tridimensionali. Decisero i burocrati della storia cittadina.

venerdì 27 giugno 2014

Largo ai giovani.

In un Paese fortemente gerontocratico ed a crescita demografica tendente allo zero, lo slogan largo ai giovani potrebbe suonare come opzione politica necessaria, ultimativa e, addirittura risolutiva di ogni guasto od usura prodotti dalla storia recente, in economia come in molti altri settori. Basti pensare al successo che il termine "cambiamento" ha assunto nelle stanze del neo-potere. Di fatto, però, la categoria ancora più penalizzata dall'interminabile stagnazione è proprio quella delle generazioni che oggi tentano di affacciarsi al mondo del lavoro. La faccenda è drammaticamente seria. Dunque. Anche nella svogliata Fano, il fenomeno si vede ad occhio nudo e manifesta tutta la propria natura conflittuale e rivendicativa nelle recenti ed ancora irrisolte polemiche intorno alla gestione della Rocca Malatestiana. L'amena arena del Monumento è diventata terreno di scontro ideologico-generazionale per causa di gravi e colpevoli inadempienze gestionali pregresse. Tanto è vero che tre anni orsono fu commesso il plateale abuso di concederla in gestione per via diretta - a fronte dell'obbligo di manutenzione - all'Associazione Culturale Work in Progress. La cronaca di questi giorni, tutta concentrata sulla distribuzione illegale di birra a gogo nel chiosco abusivo eretto dentro le mura, mette in luce - finalmente, dico io - la vera natura della questione: le aree monumentali della città sono bene e patrimonio della comunità tutta e non sono assolutamente frazionabili per classi di età. L'Assessorato competente - Cultura e Turismo - dovrebbe saper farsi carico in prima persona della gestione dell'area, concedendone l'uso gratuito ed a tempo determinato, previa selezione, ad ogni Progetto Culturale venga avanzato, calendarizzandone lo svolgimento nell'arco di tutto l'anno.

mercoledì 25 giugno 2014

Passatempi e amenità.

C'è una sorta di consenso trasversalmente diffuso - da destra e da manca, insomma - sullo stile di gestione della Rocca Malatestiana da parte del collettivo Work in Progress. Evidentemente abitare in modalità ludica quello spazio monumentale corrisponde alle aspettative della più parte dei cittadini alla ricerca di ameni passatempi serali che, è notorio, quando non costano nulla attraggono chiunque. A prescindere, dunque. Fin qui, nulla di eccentrico, trasgressivo od illegittimo, ma serve riaffermare con ostinata energia che i luoghi pubblici, ancor più se monumentali, non sono in alcun modo assimilabili ad un bene immobiliare qualunque. Dunque, nessuno può rivendicarne l'utilizzo a titolo personale, anche se in nome collettivo. Tant'è che l'attuale crisi gestionale insorge nel momento in cui diventa improcrastinabile la soluzione dei problemi di messa a norma e sicurezza dell'intero complesso. Come pure, quando a mezzo stampa compare la malcelata rivendicazione di altri gruppi giovanili. La questione può appare tanto complessa quanto, invece, è semplice la soluzione: siano l'Assessore alla Cultura ed il suo staff, oltre a governare la gestione ordinaria (apertura e chiusura alle visite turistiche estive), a produrre ciò che compete loro: concepire un palinsesto di iniziative culturali che corrisponda il più possibile ad una Visione senza confini di discipline, di orizzonti tematici e di pertinenza geografica delle espressioni d'Arte contemporanea.
Di certo la città dovrà occuparsi di garantire  a tutti i giovani, organizzati o meno, gli spazi per esercitare la propria creatività che, proprio nella Rocca Malatestiana, nel Bastione Sangallo o nell'area Pincio potrebbe trovare occasione di preziosa e prestigiosa espressione.
Un esempio? Eccolo:http://www.benvenutiacorte.it/

martedì 24 giugno 2014

Un sogno come auspicio.

Essere stato "taggato", sia pure in un contesto dialettico per me insolito, mi obbliga a corrispondere facendo leva sull'opinione già espressa in merito al tema in questione(http://forumfortunae.blogspot.it/). Fermo restando che alla nuova Giunta comunale nella persona, rispettivamente, del Sindaco (Massimo Seri Sindaco) e dell'Assessore alla Cultura e Turismo (Stefano Marchegiani) non verrà meno l'impegno di considerare con attenzione e ponderazione lo stato attuale delle cose all'interno dell'area Monumentale della Rocca Malatestiana gestita dall'Associazione "Working in Progress", ribadisco l'opinione secondo la quale compito ineludibile degli organi politico-amministrativi debba essere quello di salvaguardare e promuovere il Patrimonio Architettonico della città come Bene Comune, cioè di TUTTI. Non ci sta, proprio non ci sta che nella Rocca Malatestiana, accanto a pregevoli iniziative di carattere culturale, si svolgano commerci da Pub. E ciò, pur omettendo di considerare come di urgente soluzione i noti problemi di sicurezza che affliggono quella struttura. Potrei arricchire di ulteriori argomentazioni questo breve intervento, ma mi astengo dal farlo. Se non altro per la consapevolezza di essere uno, per di più "anziano". Voi siete tanti, giovani e bravi. Vi sarà data soddisfazione, anche se personalmente auspicherei vi fosse assegnato uno spazio alternativo e la Rocca Malatestiana diventasse, unitamente alle aree del Pincio e del Bastione Sangallo, il polo della rinascita culturale di Fano.

lunedì 23 giugno 2014

Adesso tocca alla Rocca.

Sono trascorsi tre anni da quando l'Amministrazione Comunale di allora affidò in gestione La Rocca Malatestiana (http://oldsite.comune.fano.ps.it/pagina.aspx?pag=831) - patrimonio monumentale di tutta la città - all'Associazione Culturale giovanile "Work in Progress". Si è trattato di un plateale disimpegno rispetto al dovere politico-amministrativo di valorizzare culturalmente e turisticamente un'area urbana di assoluto pregio architettonico. Più che un contenitore di eventi aperti alla fruizione partecipata dei cittadini, questo tempo è stato dedicato alla pratica delle tipiche modalità di aggregazione giovanile, tanto che la percezione che se ne poteva trarre, da visitatori esterni, era quella di trovarsi all'interno di un Centro Sociale di Prima Classe. Nè potevano ottenere, in tale contesto, efficace riscontro di immagine le manifestazioni che vi si sono succedute di recente come "Nuove grammatiche", organizzato da Centrale Fotografia (http://www.centralefotografia.com/). Il servizio bar, introdotto all'interno della struttura è ora al centro di un conflitto apparentemente insanabile tra gestori (http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/cronaca/2014/06/22/1082001-bar-rocca-malatestiana-esposto.shtml)ed è davvero risibile pensare che risolverlo, in un modo o nell'altro, possa legittimare anche per il futuro l'inedia della nuova Giunta su un tema - la destinazione d'uso dei Monumenti urbani - così decisivo per la gestione del Patrimonio Culturale della Città. 

venerdì 20 giugno 2014

E' vero, non c'è storia senza memoria, ma dobbiamo delegare un Assessore al compito di ricordarcelo?

Non posso nascondere - perciò rendo pubblico - lo sconcerto che mi ha colto, come cittadino, quando ho letto quali deleghe fossero state attribuite al neo Assessore Mascarin: "servizi educativi, ambiente ed ecologia urbana, biblioteche, partecipazione, trasparenza, innovazione, pace, memoria e legalità". Non c'è che dire, un bel fagotto di fatiche l'attendono per i prossimi lunghi cinque anni. Credo, caro Sindaco, almeno cinque di quel lungo elenco di competenze siano fumosamente ideologiche, cioè inutili, anzi dannose per l'ecologia mentale dei cittadini fanesi. Ecco, mai un giorno ti capitasse l'inattesa ventura di poter disporre di un Assessorato innovativo - questo sì - ti tornerebbe giusto utile attribuirgli la definizione di "Assessorato all'ecologia mentale dei cittadini". Fuor d'ironia e di metafora, giusto per fare un solo esempio, mi sai dire cosa debba ricordarci il tuo Assessore? Con altrettanto sarcasmo: forse che il Ventennio è stata un'epoca truce per il nostro Paese o che sono in agguato nuove deportazioni e stermini di massa?
Mi ritengo tra coloro cui non serve gli venga ricordato, se non attraverso la dimostrazione di saper concorrere senza supponenza, ma con capace onestà allo sviluppo civile, culturale ed economico della città.

lunedì 16 giugno 2014

Suvvia, siamo Seri!



La principale area archeologica della città, oltre ad essere abitualmente presidiata - giorno e notte - da gruppi giovanili di dubbia provenienza ed intenzioni non chiare, si pregia di accogliere un altro basamento, questa volta per "plastico medioevale". Restando in attesa vengano celebrate anche le epoche dei Carnaroli e degli Aguzzi, non ci resta che prendere atto della pervicace volontà politica di favorirne il degrado progressivo. Senza contare il contributo privato degli eredi da macello. 

venerdì 13 giugno 2014

Io pedalo, e tu?

E' trascorso quasi un anno dall'ultimo post. Ora la mia città ha un nuovo Sindaco e presto una nuova Giunta sulla cui composizione, mi par di capire, egli venga solertemente strattonato da tutte, indistintamente, le forze politiche della coalizione vincente allo scopo di ottenere il meritato Assessorato. Si fa per dire, dal momento che le poltrone disponibili sono a numero chiuso. Frattanto, ad un occhio attento e per niente strabico, come direbbe il buon A.B.O., non possono sfuggire gli sguardi smarriti, le solitudini celate da un guinzaglio e le presenze inquietanti che presidiano gli angoli di maggiore transito. Sempre più evidenti e numerose. Non sono segnali incoraggianti, ma auspico Massimo Seri voglia farsene carico, per incoraggiare al cambiamento cui tutti - cittadini - siamo chiamati. A lui, soltanto a lui, spetta qualche regolare giro on bicicletta.