mercoledì 20 agosto 2014

Un, due, tre, cha cha cha.

L'estate fanese trascorre al ritmo scandito dal salsero, che ne diventa il simbolo, per il successo di pubblico e per la vantaggiosa gratuità dello spettacolo in tempo di crisi economica.Se la movida notturna del Lido è affidata ai balletti per pulzelle a suon di Rumba, qui in Sassonia - tradizionale passeggiata del popolo in età geriatrica - il tentativo di confondere le generazioni sembra riuscito grazie ad un tendone, un palchetto per comizi e l'instancabile energia del salsero, appunto. Nulla di che. La più parte delle persone vuol divertirsi così e la risposta è adeguata. Coloro, come il sottoscritto, che non amano nessun genere di baccano e magari auspicherebbero un'offerta turistica meno sguaiata e grossolana, meglio si appartino altrove, ammesso e non concesso giunga comunque loro l'eco di simili entusiasmi da pista da ballo.

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