venerdì 27 giugno 2014

Largo ai giovani.

In un Paese fortemente gerontocratico ed a crescita demografica tendente allo zero, lo slogan largo ai giovani potrebbe suonare come opzione politica necessaria, ultimativa e, addirittura risolutiva di ogni guasto od usura prodotti dalla storia recente, in economia come in molti altri settori. Basti pensare al successo che il termine "cambiamento" ha assunto nelle stanze del neo-potere. Di fatto, però, la categoria ancora più penalizzata dall'interminabile stagnazione è proprio quella delle generazioni che oggi tentano di affacciarsi al mondo del lavoro. La faccenda è drammaticamente seria. Dunque. Anche nella svogliata Fano, il fenomeno si vede ad occhio nudo e manifesta tutta la propria natura conflittuale e rivendicativa nelle recenti ed ancora irrisolte polemiche intorno alla gestione della Rocca Malatestiana. L'amena arena del Monumento è diventata terreno di scontro ideologico-generazionale per causa di gravi e colpevoli inadempienze gestionali pregresse. Tanto è vero che tre anni orsono fu commesso il plateale abuso di concederla in gestione per via diretta - a fronte dell'obbligo di manutenzione - all'Associazione Culturale Work in Progress. La cronaca di questi giorni, tutta concentrata sulla distribuzione illegale di birra a gogo nel chiosco abusivo eretto dentro le mura, mette in luce - finalmente, dico io - la vera natura della questione: le aree monumentali della città sono bene e patrimonio della comunità tutta e non sono assolutamente frazionabili per classi di età. L'Assessorato competente - Cultura e Turismo - dovrebbe saper farsi carico in prima persona della gestione dell'area, concedendone l'uso gratuito ed a tempo determinato, previa selezione, ad ogni Progetto Culturale venga avanzato, calendarizzandone lo svolgimento nell'arco di tutto l'anno.

mercoledì 25 giugno 2014

Passatempi e amenità.

C'è una sorta di consenso trasversalmente diffuso - da destra e da manca, insomma - sullo stile di gestione della Rocca Malatestiana da parte del collettivo Work in Progress. Evidentemente abitare in modalità ludica quello spazio monumentale corrisponde alle aspettative della più parte dei cittadini alla ricerca di ameni passatempi serali che, è notorio, quando non costano nulla attraggono chiunque. A prescindere, dunque. Fin qui, nulla di eccentrico, trasgressivo od illegittimo, ma serve riaffermare con ostinata energia che i luoghi pubblici, ancor più se monumentali, non sono in alcun modo assimilabili ad un bene immobiliare qualunque. Dunque, nessuno può rivendicarne l'utilizzo a titolo personale, anche se in nome collettivo. Tant'è che l'attuale crisi gestionale insorge nel momento in cui diventa improcrastinabile la soluzione dei problemi di messa a norma e sicurezza dell'intero complesso. Come pure, quando a mezzo stampa compare la malcelata rivendicazione di altri gruppi giovanili. La questione può appare tanto complessa quanto, invece, è semplice la soluzione: siano l'Assessore alla Cultura ed il suo staff, oltre a governare la gestione ordinaria (apertura e chiusura alle visite turistiche estive), a produrre ciò che compete loro: concepire un palinsesto di iniziative culturali che corrisponda il più possibile ad una Visione senza confini di discipline, di orizzonti tematici e di pertinenza geografica delle espressioni d'Arte contemporanea.
Di certo la città dovrà occuparsi di garantire  a tutti i giovani, organizzati o meno, gli spazi per esercitare la propria creatività che, proprio nella Rocca Malatestiana, nel Bastione Sangallo o nell'area Pincio potrebbe trovare occasione di preziosa e prestigiosa espressione.
Un esempio? Eccolo:http://www.benvenutiacorte.it/

martedì 24 giugno 2014

Un sogno come auspicio.

Essere stato "taggato", sia pure in un contesto dialettico per me insolito, mi obbliga a corrispondere facendo leva sull'opinione già espressa in merito al tema in questione(http://forumfortunae.blogspot.it/). Fermo restando che alla nuova Giunta comunale nella persona, rispettivamente, del Sindaco (Massimo Seri Sindaco) e dell'Assessore alla Cultura e Turismo (Stefano Marchegiani) non verrà meno l'impegno di considerare con attenzione e ponderazione lo stato attuale delle cose all'interno dell'area Monumentale della Rocca Malatestiana gestita dall'Associazione "Working in Progress", ribadisco l'opinione secondo la quale compito ineludibile degli organi politico-amministrativi debba essere quello di salvaguardare e promuovere il Patrimonio Architettonico della città come Bene Comune, cioè di TUTTI. Non ci sta, proprio non ci sta che nella Rocca Malatestiana, accanto a pregevoli iniziative di carattere culturale, si svolgano commerci da Pub. E ciò, pur omettendo di considerare come di urgente soluzione i noti problemi di sicurezza che affliggono quella struttura. Potrei arricchire di ulteriori argomentazioni questo breve intervento, ma mi astengo dal farlo. Se non altro per la consapevolezza di essere uno, per di più "anziano". Voi siete tanti, giovani e bravi. Vi sarà data soddisfazione, anche se personalmente auspicherei vi fosse assegnato uno spazio alternativo e la Rocca Malatestiana diventasse, unitamente alle aree del Pincio e del Bastione Sangallo, il polo della rinascita culturale di Fano.

lunedì 23 giugno 2014

Adesso tocca alla Rocca.

Sono trascorsi tre anni da quando l'Amministrazione Comunale di allora affidò in gestione La Rocca Malatestiana (http://oldsite.comune.fano.ps.it/pagina.aspx?pag=831) - patrimonio monumentale di tutta la città - all'Associazione Culturale giovanile "Work in Progress". Si è trattato di un plateale disimpegno rispetto al dovere politico-amministrativo di valorizzare culturalmente e turisticamente un'area urbana di assoluto pregio architettonico. Più che un contenitore di eventi aperti alla fruizione partecipata dei cittadini, questo tempo è stato dedicato alla pratica delle tipiche modalità di aggregazione giovanile, tanto che la percezione che se ne poteva trarre, da visitatori esterni, era quella di trovarsi all'interno di un Centro Sociale di Prima Classe. Nè potevano ottenere, in tale contesto, efficace riscontro di immagine le manifestazioni che vi si sono succedute di recente come "Nuove grammatiche", organizzato da Centrale Fotografia (http://www.centralefotografia.com/). Il servizio bar, introdotto all'interno della struttura è ora al centro di un conflitto apparentemente insanabile tra gestori (http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/cronaca/2014/06/22/1082001-bar-rocca-malatestiana-esposto.shtml)ed è davvero risibile pensare che risolverlo, in un modo o nell'altro, possa legittimare anche per il futuro l'inedia della nuova Giunta su un tema - la destinazione d'uso dei Monumenti urbani - così decisivo per la gestione del Patrimonio Culturale della Città. 

venerdì 20 giugno 2014

E' vero, non c'è storia senza memoria, ma dobbiamo delegare un Assessore al compito di ricordarcelo?

Non posso nascondere - perciò rendo pubblico - lo sconcerto che mi ha colto, come cittadino, quando ho letto quali deleghe fossero state attribuite al neo Assessore Mascarin: "servizi educativi, ambiente ed ecologia urbana, biblioteche, partecipazione, trasparenza, innovazione, pace, memoria e legalità". Non c'è che dire, un bel fagotto di fatiche l'attendono per i prossimi lunghi cinque anni. Credo, caro Sindaco, almeno cinque di quel lungo elenco di competenze siano fumosamente ideologiche, cioè inutili, anzi dannose per l'ecologia mentale dei cittadini fanesi. Ecco, mai un giorno ti capitasse l'inattesa ventura di poter disporre di un Assessorato innovativo - questo sì - ti tornerebbe giusto utile attribuirgli la definizione di "Assessorato all'ecologia mentale dei cittadini". Fuor d'ironia e di metafora, giusto per fare un solo esempio, mi sai dire cosa debba ricordarci il tuo Assessore? Con altrettanto sarcasmo: forse che il Ventennio è stata un'epoca truce per il nostro Paese o che sono in agguato nuove deportazioni e stermini di massa?
Mi ritengo tra coloro cui non serve gli venga ricordato, se non attraverso la dimostrazione di saper concorrere senza supponenza, ma con capace onestà allo sviluppo civile, culturale ed economico della città.

lunedì 16 giugno 2014

Suvvia, siamo Seri!



La principale area archeologica della città, oltre ad essere abitualmente presidiata - giorno e notte - da gruppi giovanili di dubbia provenienza ed intenzioni non chiare, si pregia di accogliere un altro basamento, questa volta per "plastico medioevale". Restando in attesa vengano celebrate anche le epoche dei Carnaroli e degli Aguzzi, non ci resta che prendere atto della pervicace volontà politica di favorirne il degrado progressivo. Senza contare il contributo privato degli eredi da macello. 

venerdì 13 giugno 2014

Io pedalo, e tu?

E' trascorso quasi un anno dall'ultimo post. Ora la mia città ha un nuovo Sindaco e presto una nuova Giunta sulla cui composizione, mi par di capire, egli venga solertemente strattonato da tutte, indistintamente, le forze politiche della coalizione vincente allo scopo di ottenere il meritato Assessorato. Si fa per dire, dal momento che le poltrone disponibili sono a numero chiuso. Frattanto, ad un occhio attento e per niente strabico, come direbbe il buon A.B.O., non possono sfuggire gli sguardi smarriti, le solitudini celate da un guinzaglio e le presenze inquietanti che presidiano gli angoli di maggiore transito. Sempre più evidenti e numerose. Non sono segnali incoraggianti, ma auspico Massimo Seri voglia farsene carico, per incoraggiare al cambiamento cui tutti - cittadini - siamo chiamati. A lui, soltanto a lui, spetta qualche regolare giro on bicicletta.