Questa è una lunga didascalia che descrive una fotografia mancata. La ragione sarà chiara al termine di queste parole: "spiaggia di Sassonia, zona Splash, metà pomeriggio di ieri. Sono accampato nei pressi della riva e, per quanto assorto nella lettura, l'occhio mi sfugge spesso ad osservare le mosse di chi si sta bagnando di fronte a me. Un ragazzone con il corpo decorato da vistosi tatuaggi porta in grembo un cagnolino, con il quale poi entra in acqua esibendosi in dolci acrobazie. Nessuno, me compreso, si fa avanti per sollecitare l'interruzione di così spudorata manifestazione di inciviltà. Quando poi, nel risalire verso il lungomare per raggiungere il bar a bere un caffè, m'imbatto in costui accompagnato da un amico, non riesco a trattenermi dal fagli osservare che qualora fosse stato colto dalla Guardia Costiera o dai Vigili Urbani a pascolare la bestiola in spiaggia - e pure nell'acqua - avrebbe corso il rischio di una pesante sanzione, mi ha investito di irripetibili insulti, conditi da credibili minacce. Se avessi estratto dalle tasche dei pantaloncini il mio smartphone e glielo avessi puntato contro, quella fotografia sarebbe riuscita alquanto "mossa". Solo poco più il là, ho simulato una telefonata. Rientrando in postazione dopo avere sorseggiato il caffè, di quei due, anzi tre, non c'era più traccia."
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