martedì 12 luglio 2016

Un anno dopo: la merda è la stessa e gli squali frattanto si sono moltiplicati.

La storia è lunga, ma la conclusione è questa:

"Stefano Marchegiani
Assessore alla Cultura

E, p.c.:

Massimo Seri
Sindaco di Fano

Fabio Tombari
Presidente Fondazione Carifano

Alberto Berardi
Vicepresidente Fondazione Carifano

Simina Ricci
Segretaria Provinciale CGIL.

Giovanni Troilo
Artista

Matilde Piazzi
Artista

Toni Ricciardi
Docente di Soria delle Migrazioni all'Università di Ginevra


Oggetto:
SOTTOTERRA. La Ville Noire sessant'anni dopo.


Caro Assessore, 
il dado è tratto. Mi preme informarti con rammarico e con quel tanto di dignitoso sdegno che mi coglie in questa circostanza, che non esistono più le condizioni a che io prosegua nel tentativo di promuovere l'evento espositivo SOTTOTERRA. La Ville Noire sessant'anni dopo. nella nostra città, nonostante la dichiarata disponibilità della Fondazione Carifano di concedere in uso gratuito la propria Sala Esposizioni Estemporanee Pagani, nell'omonimo Palazzo Bracci Pagani, per il periodo 5-17 Agosto. La determinazione a recedere dall'impegno è frutto della convergenza di più fattori, cui non ho potuto non attribuire lo stile dell'indifferenza, quando non dell'ostilità. Non è vittimismo e mi auguro di avere l'occasione di manifestartene più estesamente le ragioni di persona. Frattanto, mi preme informare te e ed il Sindaco che dal Programma delle Manifestazioni Estive della città di Fano è opportuno venga stralciata la calendarizzazione di SOTTOTERRA. A far memoria di quel tragico evento in terra di Belgio, dove morirono numerosi minatori provenienti dal nostro territorio, provvederà l'iniziativa CGIL sulla Strage di Marcinelle in programma, come ben sai, per la sera dell'8 Agosto prossimo nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna. Con vero sollievo mi faccio da parte, tanto più che il mio lavoro rifugge, con tutta la coscienza morale di cui è capace, da qualunque tipo di volontaria distorsione lessicale.
Cordiali saluti.


Lorenzo Amaduzzi


Fano, 10 Luglio 2016


P.S.: Per tua informazione: circa due anni fa ebbi occasione di suggerire, di persona, a Simona Ricci l'opportunità di celebrare il sessantesimo anniversario della tragedia di Marcinelle nella nostra città, visto che è da sempre luogo di vacanza, nel mese di Agosto, di Urbano Ciacci, unico sopravvissuto a quel tragico evento. Ebbi rassicurazione di essere coinvolto, ma avvenne soltanto in un'occasione. Poi, più nulla, anche se dal fronte CGIL si afferma ora essere stato contattato invano. BALLE! Parola di un ex rappresentante aziendale CGIL. Lascio a te trarne le conclusioni, io mi tengo le mie. Va da sè che il sottoscritto avrà occasione di salutare l'amico Urbano senza presenziare alla messa in scena dell'8 Agosto.

domenica 9 agosto 2015

In gir per Fan, en c'è bsogn che la dmandi, anca la merda te dan.


lunedì 13 luglio 2015

Didascalia senza fotografia.

Questa è una lunga didascalia che descrive una fotografia mancata. La ragione sarà chiara al termine di queste parole: "spiaggia di Sassonia, zona Splash, metà pomeriggio di ieri. Sono accampato nei pressi della riva e, per quanto assorto nella lettura, l'occhio mi sfugge spesso ad osservare le mosse di chi si sta bagnando di fronte a me. Un ragazzone con il corpo decorato da vistosi tatuaggi porta in grembo un cagnolino, con il quale poi entra in acqua esibendosi in dolci acrobazie. Nessuno, me compreso, si fa avanti per sollecitare l'interruzione di così spudorata manifestazione di inciviltà. Quando poi, nel risalire verso il lungomare per raggiungere il bar a bere un caffè, m'imbatto in costui accompagnato da un amico, non riesco a trattenermi dal fagli osservare che qualora fosse stato colto dalla Guardia Costiera o dai Vigili Urbani a pascolare la bestiola in spiaggia - e pure nell'acqua - avrebbe corso il rischio di una pesante sanzione, mi ha investito di irripetibili insulti, conditi da credibili minacce. Se avessi estratto dalle tasche dei pantaloncini il mio smartphone e glielo avessi puntato contro, quella fotografia sarebbe riuscita alquanto "mossa". Solo poco più il là, ho simulato una telefonata. Rientrando in postazione dopo avere sorseggiato il caffè, di quei due, anzi tre, non c'era più traccia."

lunedì 22 giugno 2015

C'è musica e musica.


Quella che è toccato di ascoltare a chi si fosse trovato a transitare per il piazzale del Lido di Fano era solo minestrone di irritanti decibel, sparati da quell'amplificazione elettronica così alla moda nei luoghi dello schiamazzo notturno. Per fare festa alla musica (http://www.festadellamusica-europea.it/) in nome del popolo. Sovrano?

venerdì 26 settembre 2014

Non ho fatto un selfie davanti la Saletta Nolfi.

Come non ricordare l'epoca in cui varcare quella porta, qui volgarmente ostruita da un deposito di cartoni per la cosiddetta raccolta differenziata, significava fare scorrere lo sguardo su serie di opere esposte alle pareti, mentre valeva il pretesto per incontrare i soliti noti? Il segno dei tempi orienta oggi la propria cura su consuetudini a più alto tasso alcoolico, magari con qualche puntina di polvere bianca a sostegno. Non sarà certo un'ex sagrestia a favorire il bisogno di vuoto che pare essersi impossessato, oltre ogni segnale di appartenenza anagrafica, dell'anonimo popolo degli smartphones. Nè, tantomeno, se ne cura di preservarne memoria e funzione chi dovrebbe, secondo missione, tutelarne stato ed uso istituzionali. 

mercoledì 17 settembre 2014

Segnaletica bisbetica.

Ti siedi sul bordo della fontana della Fortuna con la piazza alle spalle ed osservi ciò che ti sta di fronte. Potrebbe parere che, data l'ora - sono quasi le 24 - , non passi anima viva per via U. de Pili(https://www.google.it/maps/place/Fano+PU/@43.8430278,13.0173096,3a,89.5y,48.4h,94.74t/data=!3m4!1e1!3m2!1s2PtJksmMcqb3zhBr2r5p0w!2e0!4m2!3m1!1s0x132d105e7324a691:0x477a64d9766b3c0a). Non è così: nel breve volgere di qualche minuto ben due automobili giungono all'incrocio di Corso Matteotti e finiscono col parcheggiare agevolmente sul selciato che fronteggia la Chiesa di San Silvestro. Questione di segnaletica, di civiltà o di stronze aderenze?