sabato 5 gennaio 2008

Coming soon.

di OSVALDO SCATASSI

FANO - La cena organizzata a teatro dal Leo Club di Fano è "strumentalizzata" sotto l'aspetto politico. «Non lo accetto», interviene Federico Migliori, il presidente dell'associazione, che difende «il lavoro di giovani fanesi impegnati nel sociale». «Credo che sia poco decoroso - aggiunge - attaccare questo tipo di attività». C'è, però, chi invita a un passo indietro i soci del Leo Club. «Scegliete una sede diversa dal teatro; vostro malgrado, senza averne la maggiore responsabilità, rischiate di cucirvi addosso un'immagine negativa, perché a Fano sta crescendo l'insofferenza verso la vostra iniziativa», argomenta Luciano Polverari, dell'associazione Bartolagi. La discussa serata è in programma sabato 19 gennaio e inaugura il Carnevale 2008. Cena sul praticabile, una pedana di legno al posto della platea, poi il ballo. Patrocinano assessorato comunale alle Politiche giovanili, Ente Carnevalesca ed Ente Manifestazioni. Il ricavato servirà per finanziare la biblioteca Federiciana. Grazie a un'altra iniziativa, l'anno scorso, il Leo Club ha acquistato un'auto-medica per i volontari l'associazione Antares. «La politica - prosegue Migliori - nulla c'entra con la raccolta di fondi, tanto più che una cena di beneficenza con musica non può essere considerata un pretesto per innescare dibattiti politici a noi totalmente estranei. Da parte nostra garantiremo, come sempre, il massimo della serietà e della correttezza». Si rischia di confondere i termini della polemica. Il problema sollevato dalle critiche non riguarda il contenuto (cioè la raccolta di fondi) ma l'uso del contenitore. Il succo delle eccezioni è questo: i cenoni si fanno al ristorante, non a teatro. E di questo parere è anche Polverari, che difende Samuele Giombi, consigliere della Fondazione Teatro e il primo a dissentire, dal richiamo all'ordine del vice presidente Paolo Bonetti: «Come ormai spesso accade, colpevole è chi fa la denuncia, non chi commette l'errore». Forti perplessità, dunque, su questa iniziativa organizzata dai "giovani bene" di Fano, che Polverari ritiene "molto cari" all'assessore alle Politiche giovanili, Mirco Carloni, e che chiedono di "ballare e banchettare a teatro, naturalmente per scopi benefici". «Dal punto di vista culturale - conclude Polverari - il banchetto in platea è coerente con la rinuncia di questa Amministrazione a Dario Fo, a favore delle sorelle Lecciso, e con un'idea di società dove le differenze sociali sono orgogliosamente esaltate come avveniva in un passato ancora non sepolto».

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