martedì 8 gennaio 2008

Coming soon.




FANO La cena nella sala degli spettacoli, da giorni al centro di una rovente polemica, aveva già spaccato la Fondazione Teatro. L'iniziativa del Leo Club fanese, organizzata per finanziare la biblioteca Federiciana, fu il motivo del famoso screzio tra il sovrintendente Simone Brunetti e il direttore amministrativo Claudio Giardini, sostituito qualche giorno dopo.
La voce sulla genesi della litigata era già nota e ora ha ripreso vigore, confermata da autorevoli fonti, insieme con le crescenti contrarietà alle cena a teatro, sabato 19 gennaio. L'iniziativa arrivò all'ultimo momento al Consiglio della Fondazione, senza che ne fosse informato il dirigente della biblioteca da beneficiare, lo stesso Giardini, il quale fece le sue rimostranze.
La serata del Leo Club ha un motivo nobile, il problema è la scelta della sede. A detta di molti la neoclassica sala degli spettacoli non è il posto adatto a una cena, a meno che non si voglia ostentarne l'elemento esclusivo. Dall'agitata riunione del Cda Fondazione era emersa anche un'altra perplessità: perché raccogliere fondi per la sala lettura della biblioteca, quando entro breve quel servizio sarà trasferito alla mediateca dell'ex Luigi Rossi?
Valentino Valentini (Pd) incalza: «Chi paga le spese?». Finanziare la biblioteca è, inoltre, «come dire che il Comune non ha i soldi e deve ricorrere alla beneficenza»". Insomma, un boomerang per l'assessore alle Finanze, Mirco Carloni, responsabile delle Politiche giovanili e quindi proprio colui che ha concesso il patrocinio alla contestata cena. «Cosa ci sta a fare - chiede Aldo Scalera, segretario Sdi - il sindaco Stefano Aguzzi, che è anche assessore alla Cultura? Servirà ai tavoli assieme alla giunta, oppure provvederà subito a fondi adeguati per le strutture culturali fanesi?».

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