venerdì 8 agosto 2008

O la va o la spacca.

Il Presidente della Giunta Regionale: figura democratica o "prodotto" ?

Le recenti dichiarazioni del Presidente della Regiona Marche, Gian Mario Spacca, sembrerebbero propendere purtroppo per la seconda ipotesi. Non solo infatti Spacca non risponde alle richieste di incontro rivoltegli dai comitati di cittadini, neppure risponde alle interpellanze di amministrazioni locali e provincia, anzi, fa in modo di rilasciare dichiarazioni che cancellano, o per meglio dire detergono, i problemi posti dai cittadini e la volontà popolare espressa in documenti ufficiali.


E' proprio vero che le regole "per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano". Pensiamo al Piano energetico regionale; quando si tratta di autorizzare ad ogni costo un inceneritore da 120mila tonnellate di "biomassa" all'anno, bocciato per ben DUE VOLTE dalla Soprintendenza di Ancona e rifiutato dalla Provincia e da 14 Amministrazioni comunali, Spacca e Amagliani troneggiano dittatoriali "il Pear lo prevede, quindi si farà". Quando però Confindustria chiede una programmazione energetica diversa, di certo ancor più infiorettata di mega centrali (nocive alla popolazione e all'ambiente), il "prodotto" Spacca promette "il Piano energetico sarà rivisto".


E c'è di più: quando si tratta di autorizzare un rigassificatore a Falconara dalla Giunta si fa sapere, dopo aver consultato il granitico libro sacro Pear, "si farà perché il Pear non lo esclude", se però i cittadini della valle del Metauro chiedono una revisione del Pear alla luce delle recenti evidenze scientifiche su polveri e nanopolveri, e in base ad una diversa visione e programmazione economica ed agricola, Spacca, l'uomo che nega anche i dati, scherza: "per dire che la centrale è un inceneritore che produce diossina ...ci vuole una mente perversa", negando ogni evidenza tecnica e scientifica e prendendo per i fondelli i cittadini.


"La soluzione è allineare le amministrazioni o unificare le competenze"per Spacca: forse imporre alle amministrazioni impianti improbabili e nocivi che fanno solo la salute delle tasche di pochi sedicenti imprenditori, oppure negare alle istituzioni territoriali voce in capitolo sull'iter autorizzativo degli energo-mostri. Con buona pace delle regole della democrazia. Anche quelle, se ostacolano lo "sviluppo" voluto da Confindustria ed altri...si cambiano.


Caro Spacca, ce lo ha mandato a dire per vie indirette, sta sgusciando via sui problemi, cancella e nega le contraddizioni: lei è proprio un prodotto di questo vecchio sistema politico, per il quale i cittadini vanno solo usati (e abusati) in tempo di elezioni, e per il resto sono utenti, e le loro opinioni ...scomode "macchie".


8 agosto 2008

Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

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