lunedì 25 agosto 2008

Ectoplasmi e fantasmi.



Ciao lorenzo, alla tua iniziativa -silos- ho fatto alcuni scatti della proiezione di diapo, ed incredibilmente ho trovato su uno dei fotogrammi un'altra immagine impressionata...! ciò forse è accaduto a causa della vicinanza del municipio alla sede della tua mostra. chissà. in effetti era da poco finita la manifestazione "fano dei cesari" e due cesari si debbono essere persi per strada, nella notte bianca in cui tutte le vaccate sono bianche.
Impressionante l'abbigliamento dei due, che pare la definitiva
realizzazione di immagine del sindaco odierno, evolutasi dopo i vari
tentativi mediatici degli ultimi decenni (in costume sia in ufficio che alle parate militari, con fascia tricolore nelle occasioni, in mutande per le sfilate).,la promozione della fano dei cesari di quest'anno vanta la notte bianca cesarea come "autentica" in quanto romana, viso che pare fu caligola a inaugurare i giochi di notte per sollazzare il popolino tra un massacro e un altro. c'è solo da sperare che in futuro non si emuli l'imperatore
che fece senatore il suo cavallo anche in altre esperienze politiche
oltre che nel panem et circenses.

ave, silos!
grazie per aver catturato e offerto alla memoria di tuti i fanesi le
immagini sconosciute di uno dei crolli monumentali e inevitabili
dell'economia locale. il tuo lavoro, che ci ha intristiti e
suggestionati con le sue presenze, ci è tanto piaciuto.

francesca.

Cara Francesca,
troppo buona. Grazie. Avevo pensato che SILOS, oltrechè sollecitare la memoria di un luogo che fu praticato con fatica e vantaggio da molti nostri concittadini, potesse indurre alla riflessione - in materia urbanistica, intendo - l'allegra brigata di specialisti operanti nel territorio. Mi riferisco ad architetti, urbamisti e politici. La più parte regolarmente invitati dalla Direzione della Biblioteca Federiciana. Ne hai visti tu, di costoro? Macchè, tutti in ferie od inabili a pensare. Tantopiù che il tema - progetto e riconversione - sta diventando di sempre maggiore attualità dopo l'approvazione, da parte della Commissione Edilizia, del disegno di un nuovo Centro Commerciale nell'area dell'ex Molino Albani, destinato ad essere presto abbattuto. Puo passare tutto, cara Francesca, ma siamo davvero alla frutta se un'area di pregio come quella appena citata verrà presto inondata di cemento per far posto alle vetrine. Di più: durante un furtivo sopralluogo in compagnia di amici all'interno dell'edificio, ho potuto constatare la presenza di alcuni oggetti di vero pregio estetico - una scala a chiocciola in ferro, attrezzature in disuso, ecc. - che andrebbero, secondo me, recuperati alla demolizione e trattenuti in un luogo destinato alla loro permanente esposizione. Ma questi sono pensieri stravaganti di un comune cittadino, anche se mi piacerebbe fossero ampiamente condivisi.E, sono certo, ciò valga molto di più per la gente comune che per la spocchia intellettualistica - quando si hanno le mani in pasta, non solo quella, per la verità - di buona parte di addetti ai lavori, guru della Cultura compresi. Ad ogni modo, non posso negare di essere stato lusingato dalla presenza, all'inaugurazione, del Sindaco ed Assessore alla Cultura in pectore Stefano Aguzzi. Comunque la si pensi, l'impegno presenzialista gli fa onore come Primo Cittadino e gli produce consenso. Con lui mi piace citare il Prof. Ghiandoni, ma anche tanti altri(e), che perdoneranno se non li nomino. Tuttavia, se la memoria non mi fa difetto o se mi fossi troppo distratto per l'occasione mondana (!), non ho notato alcun altro leader d'opinione locale (si fa per dire). Un vero onore certe assenze. Una conferma a non aver voluto far conto sulla cosiddetta fanesitudine per vedere riconosciuto e criticato il proprio lavoro. Ma SILOS doveva avere la sua anteprima a Fano. Nonostante tutto. Approfitto, dunque, per ringraziare, oltre te, tutti coloro che, visitando la mostra - e, sono stati tanti - mi hanno dimostrato simpatia e stima. Grazie ancora.

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