domenica 30 agosto 2009

Scacco al distacco.


Dottoressa Mazzoli (*),non sarebbe più semplice, efficace, corretto ed elegante citare "Sede di Fano" anzichè "Sede distaccata di Fano"? Se sono in errore ed avesse di che rimproverarmi, lo faccia come meglio crede, ne ha qualificato titolo, perchè non riesco proprio a capacitarmi sulla sensatezza logica di questa riga "lapidaria".

(*) Ordinario di Sociologia della Comunicazione e Presidente del Corso di laurea in Comunicazione Pubblicitaria - Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Insegna Sociologia della comunicazione e Strategie e tecniche della comunicazione d’impresa. E’ Direttore dell’Istituto di Formazione al Giornalismo (IFG) di Urbino, nonché redattore capo della Rivista “Sociologia della Comunicazione”, edita da Franco Angeli.

sabato 29 agosto 2009

Alla fiera dell'est.






venerdì 28 agosto 2009

Meglio beduini che suini.

giovedì 27 agosto 2009

Segni, segnali o sintomi?

Mercoledì e sabato sono i giorni in cui il centro città si popola di presenze inconsuete, talvolta inquietanti, come nel caso della banda - sono almeno tre - di questuanti in azione per tutta la durata del mercato. Mascherati da fantasmi, hanno un fiuto magistrale per i polli, che finiscono irretiti nel raggiro con poche e strane lusinghe verbali. Basta osservare, per credere. Anche questo è disgusto urbano. Che sia fuorilegge smascherarli? Letteralmente.

domenica 23 agosto 2009

Senza più speranza ottenere l'indignazione della cittadinanza.



Sono nati come funghi dopo le piogge, su un'area urbana che avrebbe potuto ricevere una destinazione di eccellenza se quegli spazi, prossimi al parco fluviale - altro sogno - anzichè piloni in cemento armato avessero ospitato impianti sportivi all'aria aperta ed a basso impatto ambientale. Anche qui: la propietà è privata, la città si arrende.

sabato 22 agosto 2009

Chiosa invidiosa.

Da il Corriere Adriatico del 21 Agosto
Nuove norme sulla trasparenza nella pubblica amministrazione: investono in pieno i dirigenti comunali, le cui retribuzioni, così come imposto dall'operazione trasparenza varata dal ministro Renato Brunetta, sono state pubblicate sul sito del Comune, in fondo alla voce "curriculum" specificata nella sezione che riguarda i dirigenti. Come previsto dalla circolare ministeriale sono stati pubblicati anche i curricula, gli indirizzi di posta elettronica, i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali. E, ovviamente, gli stipendi, cifre al lordo, compresi i cosiddetti "premi di produzione" 2008 concessi regolarmente a tutti nonostante i malumori e i trasferimenti da un settore ad un altro effettuati nelle ultime settimane. Dall'analisi delle cifre si scopre che la parte del leone spetta al direttore generale Giuseppe De Leo, con poco più di 118mila euro (compreso il premio di risultato di circa 10.500 euro), seguito a ruota dal dirigente della segreteria generale, il dott. Giorgio Cigna, che è a quota 94.082 (cifra che comprende anche 23.256 euro di diritti di rogito). Il lungo elenco dell'amministrazione comunale riporta poi, settore per settore, gli imponibili: a cominciare da quello dei Servizi risorse umane e tecnologiche, con a capo Pietro Celani che prende 75.026 euro. Si discosta di poco il collega dei Servizi finanziari, Gaetano Giraldi, con 74.478 euro, seguito dal dirigente del settore Lavori pubblici Bruno Benini (fino a poche settimane fa all'urbanistica) che percepisce 73.792 euro. Poco di meno per il dirigente dei Servizi educativi Fausto Schermi, che ha un imponibile di 72.130 euro, e per il "mobility manager" del Comune, ovvero il dirigente del settore Mobilità, traffico e ambiente Antonio Paletti che guadagna 71.903 euro. Superano, seppur di poco, i 70mila annui anche il dirigente del settore Cultura e Sport Francesco Giovanelli (70.408); il comandante della Polizia municipale Giorgio Fuligno (70.309), il dirigente dei Servizi economici Marco Perlini che prende 70.117 euro, la dirigente dei Servizi interni e demografici Daniela Luè Verri (70.059) e il collega a capo dei servizi tributari Giancarlo Cecchini, che percepisce 70.041 euro. Al di sotto dei 70mila ci sono la dirigente dei Servizi sociali Claudia Giammarchi (67.136) e il dirigente del settore urbanistica Adriano Giangolini che prende 64.733 euro.

M.G.

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Naturalmente, l'invidia serve solo a fare rima. Dunque, sono di dominio pubblico i salari dei dirigenti comunali. I cittadini ora sanno quanto costa loro la delega di responsabilità personale nella gestione degli affari comuni. Quando si dovessero ritenere insoddisfatti per ragioni oggettive ed incontrovertibili dovrebbe essere recepita ed attentamente valutata qualunque loro istanza. Da chi? Ovviamente da chi conferisce loro la nomina dirigenziale. Infine, non sono gli stessi cittadini, infatti, che contribuiscono al benessere fuori dal comune - la geografia non c'entra - delle famiglie che possono contare su redditi annui base di tale portata?

venerdì 21 agosto 2009

Non ha nulla a che fare con FORUMFORTUNAE, ma potrebbe essere un segnale per chi, in città, si occupa di Cultura senza esclusivi vincoli di fanesitudine.



giovedì 20 agosto 2009

Una notte di Cultura e passa la paura.

Da il Corriere Adriatico del 18 Agosto
Non è affatto convinto della validità della proposta, fatta con una mozione sottoscritta alla unanimità dai componenti della sesta commissione consiliare sulla istituzione della Notte delle Arti, l’assessore alla Cultura Franco Mancinelli, il quale ha dichiarato pubblicamente le sue perplessità evidenziando una serie di obiezioni. La commissione Cultura, composta dai rappresentanti della maggioranza: Francesco Cavalieri del Pdl, da Francesco Milesi della lista civica La Tua Fano e da Christian Marinelli dei Socialisti per Fano e dagli esponenti della opposizione Oretta Ciancamerla e Renato Claudio Minardi del Partito Democratico, avevano suggerito l’idea, considerato il successo ottenuto dalla Notte Bianca e dalla Notte dei Gladiatori, di concentrare in un unico evento diverse iniziative di carattere culturale, denominato “La Notte delle Arti”. L’intento era quello di proporre un qualcosa meno effimero delle iniziative di puro divertimento. Ma per l’assessore Franco Mancinella la cultura è un’altra cosa. “Non credo - ha dichiarato - che la cultura si possa “bruciare” in una sola notte, così come avviene per altri tipi di eventi più portati al divertimento. Le due cose a mio avviso devono essere tenute separate. Certo, può essere utile prevedere l’apertura dei musei o altre iniziative simili durante manifestazioni come la Notte Bianca, ma esclusivamente a scopo promozionale. Non mi sembra molto culturale fare le 6 di mattina rimpallando da una parte all’altra della città”. Del resto se si parla di promozione, viene già organizzata puntualmente e con successo, l’iniziativa che periodicamente invita il pubblico a visitare il nostro museo civico e la pinacoteca del palazzo malatestiano, nelle ore serali, con iniziative d’attrazione, quali concerti, buffet o manifestazioni folcloristiche. Iniziative che incidono in maniera profonda sono invece quelle che sono frutto di un attento studio, come la mostra sul farsetto di Pandoilfo III Malatesti che ha avuto il merito di riaccendere l’interesse su questo illustre personaggio, il cui corpo riposa ancora nella chiesa di San Francesco, che ha svolto un ruolo di primo piano nelle vicende delle Signorie italiane a cavallo tra il XIV e XV secolo.


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Un evento come quello proposto dalla Commissione Cultura all'unanimità - meraviglia la rassegnazione che ha ammorbato il ruolo dell'opposizione in questa città - oltre che voler mimare il "successo" di analoghe manifestazioni da sballo, denuncia una visione esclusivamente ludica della cultura, quando questa non è altro che la più alta manifestazione di civiltà di un popolo ed esige, per essere vitale e creativa, attenzione costante ed obiettivi chiari. Evidentemente, pur di bilanciare le istanze pervenute da alcuni ambienti cittadini, ci si è inventati la Notte delle Arti, come se la notte in sè ed una notte in particolare bastassero a promuovere i prodotti dell'ingegno. Caro Assessore Mancinelli, bene hai fatto a manifestare le tue riserve ed a dichiarare il tuo dissenso rispetto a un'dea miope, semplicemente contraria alle buone intenzioni che pure dichiara. E, siccome questa non vuol essere una presa di posizione élitaria, mi permetto di suggerirti l'idea di adottare un piano che abbia come cuore un progetto strategico di promozione dell'immagine della citta. Fin qui siamo sul vago, ma se, ad esempio, l'Assessorato alla Cultura, magari di concerto con quelli all'Urbanistica ed al Turismo, bandisse uno o più concorsi di idee - rivolti ad architetti, artisti, ed urbanisti - con lo scopo di recuperare al degrado aree come il Pincio, via Nolfi e Piazza Amiani, scaturirebbero materiali (grafici, fotografici, video, multimediali) sufficienti a coprire un palinsesto espositivo di un anno intero. Lascia che mi soffermi brevemente su quest'ultimo sito. Sono dell'opinione che, una volta entrata in funzione la MEMO, tutta l'area che circonda l'edificio debba essere destinata a verde pubblico, rimossi e collocati altrove, gli esercizi commerciali lì presenti (bar, ristorante, edicola, il castagnaro d'inverno). Potrà sembrare un'opinione radicale, ma sfido chiunque di buon senso ad affermare il contrario.
Lorenzo Amaduzzi

sabato 8 agosto 2009

Chiamiamoli refusi sfusi.

Caro Sindaco,
avrai di nuovo la bontà di leggere le parole che mi premuro di indizzarti. Questa volta l'occasione mi è data dall'editoriale apparso sul n. 286 di "Fano Stampa" col titolo. "Tuffatevi nell'estate fanese". Mi ritengo un lettore abituale di alcuni generi e, pur non avendo qualità letterarie da esibire, credo invece di poter contare su un corretto rapporto con la lingua italiana, al punto di non poter fare a meno di rilevare, talvolta con sgomento, gli svarioni più clamorosi osservati in corso di lettura. E' quanto mi è accaduto sfogliando il periodico in questione. Fatto salvo tutto il resto, sebbene con le riserve che qui evito di manifestare, non può non colpire l'attacco dell'ultimo capoverso dell'articolo sopra riportato in copia digitale: "C'è nè per tutti i gusti". Purtroppo, caro Sindaco, qui i gusti non contano e l'estensore dell'articolo, il Direttore Responsabile o chi per lui dovrebbero essere chiamati a rispondere di così plateale offesa alle nozioni linguistiche del lettore medio. C'è di che dubitare delle competenze professionali di chi è stato chiamato a redigere quel "pezzo". Ammettiamo - non concediamolo, però - si tratti di un banale refuso tipografico. Normalmente, prima di andare in stampa, si provvede ad una attenta lettura-correzione delle bozze. Perchè, dunque, nessuno dello staff giornalistico del Comune se n'è curato con la solerzia necessaria? Questo tipo di cadute, caro Sindaco, sono una testimonianza palese - secondo me, drammatica - del ruolo marginale che si tende ad attribuire oggi alla Cultura nel palinsesto delle priorità amministrative della città. Dal momento che il tuo secondo mandato è cominciato da poche settimane, sono portato a pensare che tu voglia poi essere ricordato anche come lucido mecenate di ambiziosi progetti. Culturali, appunto.
A scanso di equivoci, vorrei ricordarti e ricordare a chi mi legge che la mia nozione di Cultura, non possiede alcun attributo di tipo elitario, ma radica la sua ragione nella capacità di pensare e di fare, insieme, cioè nella Conoscenza; che non soggiace ad alcun dominio ideologico o di sapere.
Tanto ti dovevo.
Lorenzo Amaduzzi

martedì 4 agosto 2009

Gladiatus.


Dal "Corriere Adriatico" del 4 Agosto

Sulla Fano dei Cesari si alza il sipario Da domani la città fa un salto di duemila anni nel passato: per l’occasione la moneta in coccio Fano Anche la presentazione ufficiale del programma della Fano dei Cesari, avvenuta ieri al Pino Bar, scelto non a caso, in quanto vicinissimo alle mura romane, si è avvalsa di una scenografia che ha rievocato l’atmosfera romana in tema con quanto accadrà in quattro giornate a partire da domani, quando la città riproporrà scene aspetti, usi e costumi di 2000 anni fa. Il riferimento temporale non è affatto generico, in quanto proprio quest’anno l’Arco di Augusto, il monumento romano per eccellenza, compie il suo secondo millennio. ““L’Arco d’Augusto celebra duemila di storia – ha evidenziato il vice sindaco Mirco Carloni – responsabile della organizzazione - un anniversario così importante va immortalato con un evento memorabile. Vogliamo che ogni parte della città sia coinvolta negli eventi che animeranno i quattro giorni della manifestazione, a partire dai cittadini fino ai turisti, che affolleranno le spiagge fanesi, per finire con i luoghi più suggestivi, il Pincio e l’Arco d’Augusto, simbolo della romanità, il centro storico con le sue testimonianze antiche, il lungomare Sassonia e Lido, dove il tempo dei romani si protrarrà fino all’alba con la Notte dei gladiatori”. Il sipario sulla grande kermesse si alzerà domani, alle 18, a partire da via Cavour e per coinvolgere le vie del centro storico. Al caffè Centrale si svolgerà l’assegnazione della biga-auriga a ciascuna fazione. La II Legio Augusta della Colonia Iulia Fanestris invaderà la città contribuendo a ricreare l’atmosfera dell’epoca, per poi stabilirsi lungo le mura romane, alla Porta della Mandria dove allestirà l’accampamento dell’esercito. Qui si terranno le dimostrazioni e le lezioni didattiche sulle tecniche e tattiche di combattimento dell’esercito romano, sulla formazione militare del popolo celtico, a cura dell’Associazione Teuta Senonen Pisaurenses di Pesaro, ma anche riti e spettacoli, didattica sulla tintura delle stoffe e sui cibi all’epoca dei romani e mercatini lungo via delle Rimembranze. A partire dalle seguiranno le celebrazioni per la ricorrenza dell’Arco d’Augusto che, per l’occasione, sarà evidenziato da una illuminazione del tutto particolare. Giovedì 6 agosto andranno in scena “I ludi della Gens Fanestris: passeggiando tra il cardo ed il decumano”. La tradizionale festa dei quattro cantoni in versione romana si trasformerà nelle quattro “factiones”, che animeranno con musica, ballo, gastronomia e divertimento le più suggestive piazze del centro storico, come piazza Marcolini, piazza Avveduti, Via Cavour e il Pincio. Venerdì 7 agosto ogni quartiere eleggerà la propria Messalina nell’ambito delle feste nei, mentre lungo le mura romane la Colonia Iulia Fanestris metterà in scena riti e spettacoli dell’antica Roma. All’Anfiteatro Rastatt invece sarà eletta Miss Fano, nell’ambito del concorso organizzato da Montanari Comunicazione: la reginetta appena incoronata farà da madrina alla Fano dei Cesari, assumendo il ruolo di Messalina che sarà in seguito incoronata da Raffaella Fico, la fidanzata di Ronaldo, al Pincio. La manifestazione culminerà nella giornata di sabato 8 agosto, quando andrà in scena il vero e proprio cerimoniale dei 2000 anni dell’Arco d’Augusto, la sfilata dei figuranti e “La Notte dei gladiatori”. Migliaia i figuranti prenderanno parte al corteo in costume romano, al Pincio avrà luogo la corsa delle bighe e al Lido la Notte dei Gladiatori; ce n’è abbastanza per rivivere una nuova Notte Bianca del tutto particolare e certamente più suggestiva della precedente, sperando che come quest’ultima conduca tutti a un alba serena e senza incidenti.
MASSIMO FOGHETTI





sabato 1 agosto 2009

Lo vedi, poi ti chiedi: chi cavolo ha fatto sto lavoro coi piedi?

Sorvoliamo sulle proprietà linguistiche del messaggio - peraltro indirizzato a collezionisti evoluti - , ma a voi sembra decoroso che il terzo Comune delle Marche (fosse pure l'ultimo!) utilizzi uno stile da caccia al tesoro tra bambini di scuola materna per segnalare una manifestazione culturale in corso? Per chi intendesse verificare di persona, il cartello si trova affisso alla bacheca di via Arco d'Augusto, di fronte all'edicola.