mercoledì 26 novembre 2008

Da Il Messaggero di Mercoledì 26 Novembre.

FANO.Il nuovo piano regolatore è "un'occasione persa per Fano e segna la sostanziale sconfitta politica dell'Amministrazione comunale". Claudio Mari e Lara Ricciatti, entrambi di Sinistra Democratica, ritengono che "la coppia Aguzzi-Falcioni abbia dato alla città l'impronta di una cementificazione disorganizzata". Il Prg "guarda al passato più che al futuro, perché ricalca come impostazione il piano vigente, elaborato oltre vent'anni fa".
Da scelte urbanistiche di questo tipo "deriva un modello incerto, incoerente, contraddittorio e soprattutto sovradimensionato: per questa ragione la Provincia ha tagliato oltre 60 comparti per circa 150.000 metri quadrati di superficie edilizia". "Eccessiva - incalzano Mari e Ricciatti - la previsione di incremento demografico del 15 per cento nei prossimi dieci anni, addirittura abnorme quella per le aree commerciali-direzionali (più 230 per cento) e per le strutture turistico alberghiere (più 190 per cento). Velleitario il tentativo di trattenere la popolazione nelle zone rurali, obiettivo peraltro condivisibile, con una previsione generalizzata".
I due dirigenti di Sd si riferiscono, nell'ultimo caso, alle cosiddette B5, una misura "priva di qualsiasi fondamento urbanistico". "Nell'insieme - concludono - un lavoro approssimativo e non accurato, tanto che si resta allibiti a leggere, nella relazione della Provincia, che 'il testo normativo in molti punti fa riferimento a disposizioni legislative superate o non tiene conto di quelle entrate in vigore'. In un certo senso la cartina di tornasole è la zona ex zuccherificio. Al posto di servizi e abitazioni, sorgeranno capannoni".
O.S.

Nessun commento: