domenica 30 novembre 2008

Da Il Messaggero di Domenica 30 Novembre.

FANO"Approvare il Prg entro fine 'anno per dare risposte concrete alla città e al suo sviluppo". È l'appello che il direttivo della Lista Aguzzi-LtF, con il segretario Riccardo Severi e i componenti Giuliano Marino, Mauro Nicusanti, Franco Mancinelli, Giacomo Mattioli e Marinella Fenzi, ha rivolto ieri al sindaco e al consiglio comunale, soprassedendo ai "tagli rozzi e senza logica" apportati dalla Provincia "solo per creare ostacoli". Dopo l'approvazione in consiglio, "partirà una serie di varianti per reintrodurre con piani particolareggiati quei tagli operati dalla Provincia" promettono. In primis B5 (ampliamento per le case coloniche), strutture ricettive turistiche -settore che rappresenta il 15% dell'economia locale-, l'area di sosta per camper prevista nell'ex-pista dei go-kart. "Il Prg elaborato da questa amministrazione rappresenta una clamorosa sconfitta politica per tutto il centrosinistra, dal Pd a Sd fino ai Verdi, capace soltanto -evidenza Severi- di criticare senza costrutto. Una sconfitta per coloro che hanno tentato di avversarlo con ricorsi al Tar e alla magistratura e una disfatta anche per il candidato sindaco centrosinistra Federico Valentini che, anziché pensare agli interessi della città, ha perorato in Provincia la possibilità di non approvarlo". Per cambiare le cose "serve concretezza" osserva Severi. "Ai 400 lavoratori dei cantieri navali che rischiano il licenziamento -dice- non servono né osservatori né laboratori, ma strategie per contrastare la crisi come nuove aree artigianali e progetti di riqualificazione urbana. Ecco perché chiediamo anche all'opposizione un segno di responsabilità per votare il prg entro l'anno". Ma gli strascichi sui tagli al Prg, secondo LtF, si faranno sentire anche in vista della prossima tornata elettorale. "Volente o nolente -dice Mancinelli- con queste correzioni la Provincia ha continuato a difendere gli interessi dei grandi costruttori, in linea con il Prg Carnaroli-Franchini revocato nel 2004. A questo punto sarà difficile che la Provincia riesca a mantenere credibilità su principi come la difesa del territorio e interessi non collegati a gruppi di potere".
O.S.

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