sabato 13 ottobre 2007

Coordinamento dei Comitati.

TERRITORIO (Istituzioni, imprenditori e cittadini) VITTORIOSO: UN "SAGGIO CONSIGLIO" SALVA IL PAESAGGIO E... MOLTO DI PIÙ!
All’udienza del 9 ottobre 2007 avanti al Consiglio di Stato, i cittadini, gli imprenditori e le istituzioni della vallata del Metauro finalmente vedono ribadite le ragioni della loro lotta contro l'installazione dell’inceneritore di "biomasse" di Schieppe di Orciano che comprometterebbe la ZPS di Tavernelle sul Metauro, il patrimonio ambientale e paesaggistico sottoposto a tutela, la salute e la qualità della vita dei cittadini, i valori immobiliari. Il progetto, che era stato avallato, nonostante tutte le sue tare tecniche ed economiche, dall'Ufficio ambiente della Regione Marche, è stato bloccato dunque da Soprintendenza di Ancona con l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica; TAR Marche e Consiglio di Stato, proprio per i vincoli che avrebbe infranto ed i gravi danni che avrebbe arrecato al paesaggio, hanno rigettato l’istanza di sospensiva invocata dalla ditta contro il provvedimento di annullamento. "Non emergono estremi di danno nella sfera dell’appellante tali da giustificare la compromissione del sito tutelato..." scrive il Consiglio di Stato nella motivazione, e cioè: nessuno può arrogarsi il diritto di compromettere l'ambiente naturale in virtù di supposti suoi diritti di "fare impresa". La supremazia su tali pretesi diritti è stata riconosciuta proprio al paesaggio, quello che si vede e spesso è dato per scontato, un patrimonio che si considera come acquisito, mentre in realtà va difeso da interventi impropri e sciagurati. E, diciamo noi, soprattutto nel campo dell'energia e della gestione dei servizi essenziali alla vita, nessuno può fare mercato ignorando il diritto alla più ampia tutela possibile della salute e della qualità della vita dei cittadini. Apprezziamo il lavoro - e la determinazione - della Soprintendenza di Ancona, difesa dall’Avvocatura dello Stato, e dalle Amministrazioni Comunali di Orciano di Pesaro, Montemaggiore al Metauro e Fano che, anche in questa occasione, non hanno mancato di difendere le ragioni del territorio. E’ giunto il momento che i nostri Amministratori regionali rompano la “consegna del silenzio”.
11 ottobre 2007

Coordinamento dei Comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

Nessun commento: