venerdì 12 ottobre 2007

Mettiamoci un punto: .

Ciao Franco,
oltre che al tuo giornale, ho inviato la lettera in oggetto (Lettera aperta al Sindaco di Fano) ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

Vittoriano.solazzi@consiglio.marche.it
VITTORIANO SOLAZZI
info@fondazionecarifano.it
FONDAZIONE CARIFANO
luigi.minardi@regione.marche.it
LUIGI MINARDI
rosetta.fulvi@comune.fano.ps.it
ROSETTA FULVI
valentino.valentini@comune.fano.ps.it
VALENTINO VALENTINI
carlo.demarchi@comune.fano.ps.it
CARLO DE MARCHI
michele.altomeni@consiglio.marche.it
MICHELE ALTOMENI
giancarlo.danna@consiglio.marche.it
GIANCARLO D'ANNA
info@margheritafano.it
MARGHERITA FANO
adriana.mollaroli@regione.marche.it
ADRIANA MOLLAROLI

Quella inviata al Sig. Giannotti non è giunta a destinazione. Il Server della Regione me l'ha restituita. Degli esclusi, tra i referenti politici della nostra zona, non sono riuscito a rintracciare il recapito elettronico. Ecco come ha risposto il Sindaco, attraverso la propria segreteria:

Egr. Sig. Lorenzo Amaduzzi,

ho letto con molto interesse la lettera aperta da Lei inviatami. La ringrazio per le segnalazioni che ha ritenuto sottoporre alla mia attenzione e mi rammarico di non averLa potuta ascoltare di persona per la Sua rinuncia all'appuntamento fissatoLe. Sempre a disposizione per un futuro incontro che riterrà utile, Le invio i migliori auguri per il Suo compleanno e di buona fortuna per il blog da Lei creato.
Cordialmente.
Stefano Aguzzi

Certamente manco della capacità di convinzione, ma tra tutti gli interpellati, il solo Altomeni ha mostrato interesse per i miei argomenti. Non posso, perciò, non citare le sue parole:

Salve,
grazie per il messaggio. Eviterò di dire quanto lei abbia ragione sulla giunta e sul sindaco come farebbe qualunque politico che sente un cittadino criticare un proprio avversario. Salto questo passaggio scontato... e provo invece ad interloquire...

1) ho dato un'occhiata al blog e penso che potrebbe diventare uno strumento utile per noi che facciamo politica. Io in questi anni ho cambiato un po' la mia opinione sull'importanza del bello... Quando ero più giovane e ingenuo davo poca importanza all'estetica, per me contava "la sostanza", contavano le risposte ai bisogni reali, contava il sociale, l'ecologia era importante come tutela della salute e del benessere... nel tempo ho riscoperto il valore dell'estetica, del paesaggio (forse anche per questo sono fuggito dalla città per andare a vivere in mezzo ai monti). Tutto questo per dire che la politica, a mio avviso, ha bisogno di discutere sul bello, di tenerlo presente come un parametro importante delle sue scelte. Spesso i politici, non per cattiva volontà, ma per formazione culturale, sono poco propensi a pensarci. Non so se lei ne ha seguito le vicende, ma il mio timore è che il Piano Regolatore Generale della Città appena votato dal consiglio comunale, produrrà a breve una ferita forse mortale per la città dal punto di vista dell'estetica e della vivibilità urbana.

2) la cosa che più mi stimola della sua lettera è il passaggio sulla macchinizzazione, sull'idea che la tecnologia sia la misura principale (quasi unica) su cui misurare il progresso di una comunità. Forse lei conosce Serge Latouche e il movimento della "decrescita" che da qualche anno, in varie realtà del mondo, contesta questa idea dello "sviluppo". Uno dei pilastri di questa concezione è Ivan Illich, che io considero un po' una guida spirituale in politica (se non lo conosce può visitare il sito www.altraofficina.it/ivanillich, da me curato in maniera assolutamente inadeguata rispetto all'importanza del personaggio). In sostanza, condivido profondamente la necessità di ripensare i fondamenti della nostra società, le idee portanti, a partire dal modello di sviluppo, dall'idea stessa di sviluppo.

3) io faccio parte di un partito di sinistra, e quindi non ho riposto nessuna fiducia nell'attuale maggioranza di Fano. Tuttavia, anche quando ero nella maggioranza di centrosinistra ho sempre cercato di mantenere un atteggiamento critico. Infatti so bene che anche la sinistra vive una pesante crisi di valori. Questo è il motivo per cui, mentre continuo a fare l'amministratore (oggi come consigliere regionale) ben consapevole di tutti i limiti e delle contraddizioni che vivo ogni giorno, cerco di lavorare anche ad una "ricostruzione" (direi rifondazione, se non suonasse troppo di parte) della sinistra, o di quello che per me è o dovrebbe essere la sinistra (e so che anche questa divisione cartesiana tra destra e sinistra rischia di essere incomprensibile e richiederebbe uno sforzo di fantasia). In particolare, sul nostro territorio, seguo con grande speranza due progetti: la costruzione della Sinistra Europea (su cui ora non mi dilungo, ma se le interessa sarò felice di fornire informazioni) e la costruzione di Sinistra Unita. Ed è questa la cosa di cui le voglio parlare.

4) Sinistra Unita, vista da fuori (e forse anche da alcuni che ci stanno dentro) può sembrare una semplice aggregazione di partiti che sentendosi troppo piccoli cercano di farne uno più grande (Rifondazione, PdCI e Verdi). Io invece spero che, almeno a Fano, possa essere una cosa diversa, un esperimento di un modo nuovo di fare politica. Anche in questo caso non glie la faccio troppo lunga e rinvio eventuali chiarimenti al futuro. Ma arrivo solo a dirle che per come la vedo io Sinistra Unita può essere una "porta", o meglio, un salottino, ossia un luogo dove qualunque cittadini, anche non di sinistra, quando sente il bisogno di partecipare alla vita civile della città, quando sente di dover denunciare un malessere, un sopruso, quando sente di voler fare una proposta ecc ecc può entrare, sedersi e scambiare opinioni con politici disposti ad ascoltare, anche se magari hanno opinioni diverse. Non so se questo sogno si realizzerà, ma io ci sto lavorando. Lei si chiederà: e cosa centra con me? La risposta è: potrebbe non centrare, nel senso che la cosa si potrebbe chiudere qui, lei mi ha dato qualche spunto di riflessione che io cercherò di portare dentro sinistra unita, perchè stiamo pensando alla costruzione di un programma delle prossime amministrative, e quindi cercherò di introdurre nella discussione i temi della bellezza, della qualità urbana e della "demacchinizzazione-decrescita". Ma potrebbe anche non finire, nel senso che se lei ha voglia, o anche solo curiosità, possiamo continuare questa discussione. Ad esempio, la costruzione dei programmi che le dicevo la stiamo facendo attraverso dei tavoli aperti alla partecipazione di chiunque sia interessato, non serve dichiararsi di sinistra, non si paga nemmeno l'euro necessario a partecipare alle primarie del PD, basta partecipare e avere voglia di prendere parte ad una discussione. Vorrei non essere frainteso: non sto facendo proselitismo nella migliore tradizione politica. Sto inseguendo un'idea e spero che altri abbiano voglia di costruirla, per cui è naturale che io parte da persone che, come lei con il suo blog e la sua lettera, sentono il bisogno di "partecipare" alla vita della comunità, cosa sempre più rara in una società di naufraghi isolati.

Cordiali saluti
Michele Altomeni

P.S.: Per raggiunta inattualità, è pleonastico l'invito non dare più corso ad alcun commento alle parole scritte sabato scorso. Ti allego pure il testo della lettera di risposta al Sindaco:

Caro Sindaco,
confesso che mi ha fatto piacere ricevere la Sua replica, nonchè i suoi auguri e gliene rendo onore, giacchè l'atteggiamento da me dimostrato nei confronti della Sua Amministrazione non era dei più teneri. Anzi. Nessun ravvedimento, però. I problemi restano e, nell'orizzonte a-ideologico come quello che ci sta di fronte, val bene risolverli. E' certo, però, che abbiamo una visione divergente delle priorità. Ciò non toglie che il dialogo così iniziato non possa proseguire con modalità ed intenzioni di tipo propositivo. Ad esempio, basterà il tempo di un inverno da attraversare per bonificare (letteralmente) quel tratto di spiaggia libera di Sassonia, dove in tanti preferiamo prendere il bagno in libertà dagli ombrelloni che non siano i nostri e dai balzelli dei bagnini?
Molto cordialmente.
Lorenzo Amaduzzi

Cerco di fare il punto, senza trattenermi dal verificare se c'è posta in arrivo. Niente. Non mi resta che convertirmi al Comunismo che non c'è.

A presto,
Lorenzo

Caro Altomeni,
replicare per iscritto alle Sue parole-manifesto comporterebbe, per uno come me da sempre lontano dai luoghi ufficiali della politica, un impegno da svolgere malvolentieri. Tuttavia, mi farà piacere incontrarLa di persona, se dovesse farLe piacere. Non gradirà troppo, immagino, ma di seguito troverà descritto il "punto della situazione", per come mi è venuto di pensarlo oggi pomeriggio.Tenga presente che il tono che qui adotto è puramente formale e, sono certo, nonostante le generazioni che ci separano, non sarà difficile comunicare dandoci del tu.
Dunque, a presto.
Lorenzo Amaduzzi

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