giovedì 20 settembre 2007

Lettera aperta alla Signora Caldonazzo.

Cara Signora Caldonazzo,
è stato un piacere averLa avuta ospite della gloriosa manifestazione che della nostra città celebra la trascorsa romanità. Siamo certi non Le sarà sfuggita l'occasione di toccare con mano l'entusiasmo della nostra Amministrazione. Vede, noi del popolo, da dietro le quinte, siamo stanchi di pagare l'obolo. Sì, perchè, ad ogni mandata la nostra quota si fa sempre più salata. Cosa ne direbbe, Lei così famosa e - ci consenta - così formosa, il prossimo anno accontentarsi di un mazzo di garofani rosa? Dopotutto, noi che ce lo facciamo tutti i giorni, il mazzo glielo regaleremmo volentieri, Signora Caldonazzo.

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