sabato 13 giugno 2009

C'è posta per Lei, Signora Sinibaldi.

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“Ricominciamo a lavorare con la priorità di dare risposte a questo momento di difficoltà economiche”

“Il voto ha premiato il buon governo”
Ceriscioli a tutto tondo parla di Cascino, Mascioni e Aguzzi. In serata un tuffo nell’entusiasmo

Pesaro Pimpantissimo per quel tanto che gli concede il suo aplomb: Luca Ceriscioli ieri ha parlato della sua vittoria prima di gettarsi nella festa popolare alla Palla. “Tre gli elementi vincenti - ha spiegato - a partire dall’evidenza che a Pesaro un’alternativa di governo non esiste, seguendo poi gli errori di Mascioni fino alla considerazione che il grande vento di destra sulle amministrative pesaresi non ha soffiato”. Accetta il gioco del totogiunta ricordando che le sue possibilità comprendono ipotesi che vanno dai sei ai 12 assessori perchè il famoso decreto Brunetta che avrebbe dovuto fare del mese di maggio il mese della rivoluzione del pubblico impiego, in realtà ancora non ha prodotto la diminuzione degli assessori. “Aguzzi si è sbrigato: forse lui sa che il decreto è in arrivo”. Se dunque Ceriscioli non ha fretta è possibile che gli assessori resteranno 10. Sollecitato a commentare il plebiscito ottenuto dal sindaco di Fano ammette che è straordinaria l’affinità fra lui e la città, in quanto interprete verace e genuino della fanesitudine. Si capisce che considera Fano un po’ più paese della città che governa e ribadisce che l’esperienza Aguzzi a Pesaro proprio non potrebbe funzionare. ”Aguzzi vestito da Gladiatore va bene a Fano, a Pesaro sarebbe un disastro. Ricorda Marcello Stefanini come esempio di straordinario feeling tra un sindaco e la città di Pesaro e si capisce che considera quel feeling un’espressione di condivisione più alta. “Certo una cosa potrei impararla da Aguzzi, ossia governare senza mai adottare decisioni impopolari”. Cita i controlli sulle caldaie mai effettuati a Fano, ricorda il 47 per cento di raccolta differenziata di Pesaro contro il 20 per cento di Fano: “So che decisioni impopolari magari non fanno bene alle preferenze, ma io credo di aver fatto in questi casi, il bene della mia città”. Frecciatina anche per l’informazione soprattutto per Fano Tv: “Propone una quotidiana apologia di Aguzzi e della sua giunta”. Della campagna elettorale dice che è stata esasperata e moscia ma senza dubbio meno dispendiosa della precedente, iniziata in ritardo e in questo senso sobria. Riconosce l’onore della armi a Piergiorgio Cascino di cui senza dubbio condivide la naturale riservatezza e la capacità di mantenere i toni giusti. Spara a zero su Giuseppe Mascioni forse l’avversario che ha temuto di più: “Ha sbagliato anche i conti sul fondo di sostegno: non solo 700 mila euro perchè lui non lo sa che le indennità degli amministratori sono già state decurtate del 10 per cento. Vorrei conoscere quel genio della contabilità. A parte questo quando una persona compie una brillante carriera in un partito, quando ricopre incarichi di consigliere, assessore, senatore, presidente dell’Asl e alla fine di questo percorso dice che è tutto sbagliato, non risulta credibile. Se hai contribuito a costruire una baracca, tanto più se la consideri in pericolo devi restare lì a reggerla e a correggere i problemi”.
SILVIA SINIBALDI,

LEI, SIGNORA SINIBALDI, FA IL SUO MESTIERE CON ONORE E CI TESTIMONIA L'INSOPPORTABILE TRACOTANZA DEL SINDACO DELLA SUA CITTA' CHE STIMA I CITTADINI DELLA VICINA FANO, DA DOVE LA LEGGO, POCO PIU' CHE SUDDITI DI PERIFERIA. NON SO CHI RAPPRESENTI COSTUI, MA SE ACCIDENTALMENTE FOSSI STATO UN SUO ELETTORE ORA, CON LA MESCHINA PROVA OFFERTA AL SUO POPOLO, PROVEREI VERGOGNA IN SUA VECE. SE QUESTA E' LA STATURA DI GOVERNO DELLA NOSTRA CITTA' DI PROVINCIA, NON MI RESTA CHE COMPIANGERE QUANTI AVRANNO DIRETTAMENTE A CHE FARE, NONOSTANTE IL DICHIARATO, CON MODI E STILE DI SCUOLA BERLUSCONIANA.ALTRO CHE GLADIATORE!
Lorenzo Amaduzzi

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