In tempo di crisi economica e di canicola notturna, il concerto d'apertura del Fano Jazz Festival, dispensato gratuitamente al popolo festivaliero in una sede di prestigio e suggestiva come l'ex Chiesa di San Francesco, ha richiamato un pubblico comprensibilmente molto numeroso. Ma per tutti non c'era posto, tanto che il concerto è stato replicato per un turno successivo di partecipanti. Nè è stato possibile esaudire la domanda di tutti i presenti, molti dei quali provenienti da fuori città. Sono stati costoro i più delusi ed amareggiati, come lo siamo noi per aver assistito all'indecoroso e sempre più inopportabile spettacolo di ossequio all'Autorità che, da sola, avrebbe occupato un terzo dei posti disponibili. Il che significa, un concerto ad personam. Quando ci si fa produttori di Cultura, questi compromessi - assai prevedibili, quasi ineliminabili - andrebbero orgogliosamente tenuti a bada con alternative di programma meno demagogiche. Dunque: eccellente location con posti numerati per i soliti sfrontati e privilegiati. Sindaco, tu e la tua corte, pensate di avere contribuito alla promozione turistica di Fano rimandando a casa sdegnati gruppi di forestieri richiamati dalla propaganda, divenuta chimera, del concerto gratuito?
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